Nazionalisti indù del Bjp contro uguali diritti per dalit cristiani e musulmani
Il Bharatiya Janata Party e l’organizzazione dei fuori casta indù annunciano una mobilitazione nazionale di due mesi in difesa della legge del 1950. È la risposta al sit-in promosso due giorni fa dalla Chiesa indiana per l’abolizione di una norma che discrimina i dalit a partire dalla loro religione. Il Bjp accusa il governo di tradire la Costituzione e cospirare a favore delle minoranze.
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - Gli indù del Bharatiya Janata Party (Bjp) annunciano una mobilitazione nazionale contro l’estensione ai dalit cristiani e musulmani di diritti sino ad oggi concessi solo ai fuori casta indù.
 
Dal 26 novembre prossimo al 26 gennaio 2010 la SC Reservation Rights Protection Manch, organizzazione dei dalit indù, promuoverà iniziative, tavole rotonde, sit in e raduni sotto lo slogan “Onorare la Costituzione” in difesa della legge che dal 1950 garantisce diritti e privilegi solo ai cosiddetti intoccabili indù, sikh e buddisti.
 
Thavar Chand Gehlot, segretario generale del Bjp e membro dell’organizzazione dei dalit (indù), afferma che l’estensione della legge a tutti i fuori casta è un tradimento della Costituzione e accusa la United Progressive Alliance, guidata dal partito del Congress. Per Gehlot il partito del premier Manmohan Singh è animato da “sinistri disegni” e vuole mettere in atto una  “cospirazione” contro il Paese per favorire le minoranze.
 
L’annuncio delle manifestazioni giunge a due giorni dal sit-in promosso a New Delhi da Conferenza dei vescovi indiani, National Council of Dalit Christians e National Council of Churches in India (foto). Il 18 novembre migliaia di dalit cristiani e musulmani hanno sfilato per le strade della capitale chiedendo al governo centrale la revisione della norma del 1950. (Vedi AsiaNews, 18/11/2009, “Migliaia di dalit cristiani e musulmani in marcia contro la discriminazione”).
 
Le rivendicazioni dei cosiddetti intoccabili esclusi dalle norme vigenti sono oggetto di manifestazioni e petizioni ormai da molti anni. Nonostante questo, la legge perdura immutabile da 59 anni e a poco sono valse le pressioni sui vari esecutivi succedutisi al governo.
 
Diversi partiti ed alcuni parlamenti statali hanno sostenuto negli ultimi anni le richieste dei dalit cristiani e musulmani scatenando l’ira del Bharatiya Janata Party. Ora il Bjp punta l’indice anche contro la Commissione nazionale per le minoranze linguistiche, scesa al fianco dei fuori casta discriminati. Per Gehlot anche la Commissione è in malafede ed in combutta con cristiani e musulmani per stravolgere cultura e tradizione del Paese.