Esplosione in una miniera di carbone: 31 morti e 78 persone intrappolate sotto terra
All'origine dell'incidente una fuga di gas. Nel corso del 2009 almeno 3mila persone sono morte per incidenti avvenuti nei diversi giacimenti a causa di smottamenti, alluvioni ed esplosioni.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Sono almeno 31 i morti causati da un’esplosione in una miniera di carbone di Xinxing, nella provincia di Heilongjiang, al confine tra Cina e Russia. Il numero delle vittime sembra destinato a salire. Lo scoppio causato da una fuga di gas è avvenuto il 21 novembre alla 2.30 locali. Al momento c’erano 528 lavoratori all’opera nella miniera; 78 di essi sono ancora intrappolati nelle gallerie a 5cento metri sotto terra.
 
Le unità di soccorso sono al lavoro per estrarre i superstiti dalla miniera di proprietà della statale Heilongjiang Longmei Mining Holding Group. Il vice premier Zhang Dejiang si è recato sul posto per manifestare la vicinanza del governo.
 
L’esplosione nella miniera di Xinxing è l’ennesima registrata in questo anno. La mancanza di rispetto degli standard di sicurezza e i ritmi forsennati di estrazione sono all’origine degli incidenti che con regolarità avvengono nei diversi giacimenti sparsi nel Paese.
 
Le autorità affermano di aver introdotto controlli più severi che già nel 2008 avrebbero ridotto del 15% il numero degli incidenti. Il governo di Pechino ha provveduto alla chiusura dei giacimenti più piccoli e ad un tentativo di regolamentare l’industria estrattiva per limitare le tragedie delle miniere. Ma molte miniere vengono riaperte con la collusione delle autorità locali.
 
La sempre crescente richiesta di carbone e combustibile per l’industria cinese unito alla latitanza del sindacato (Vedi AsiaNews, 10/09/2009, “Hunan, 5mila minatori da settimane in sciopero, nel disinteresse dei sindacati”) rendono però vano ogni tentativo di regolamentare la sicurezza nelle miniere. Secondo una stima approssimativa, nel corso del 2009 almeno 3mila minatori sono morti per incidenti avvenuti nei diversi giacimenti a causa di smottamenti, alluvioni ed esplosioni. Organizzazioni non governative affermano che la cifra dei morti è molto più alta e potrebbe giungere a 20 mila decessi all'anno.