Teheran, rilasciato su cauzione l’ex vice-presidente Mohammed Ali Abtahi
Condannato in primo grado a sei anni di galera, egli ha 20 giorni per ricorrere in appello. Per la liberazione versati circa 700 mila dollari. Contro il leader riformista l’accusa di attentato alla sicurezza nazionale e propaganda antigovernativa. La famiglia denuncia confessioni estorte a forza.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Mohammed Ali Abtahi, vice-presidente iraniano tra il 1997 e il 2005, è stato rilasciato su cauzione dietro pagamento di una somma pari a circa 700 mila dollari. Il leader riformista era stato arrestato durante i primi giorni delle proteste antigovernative, divampate all’indomani delle elezioni del 12 giugno scorso, delle quali è stato dichiarato vncitore il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad.
 
Condannato in primo grado a sei anni di galera per aver “fomentato i disordini” – riferisce l’agenzia ufficiale Irna – Abtahi ha 20 giorni per ricorrere in appello contro la sentenza. Fonti anonime del tribunale aggiungono che l’ex vice-presidente è colpevole di “attentato alla sicurezza nazionale e propaganda antigovernativa”. In base alla legge iraniana, un condannato in primo grado a una pena superiore ai tre mesi può essere rilasciato su cauzione in attesa dell’appello.
 
Nei giorni scorsi il Dipartimento di giustizia di Teheran aveva confermato che, ad oggi, il tribunale ha emesso cinque condanne a morte e 81 pene detentive contro i protagonisti delle rivolte antigovernative del giugno scorso. Il numero degli attivisti imprigionati è superiore ai 200, molti dei quali in attesa di processo.
 
Ad agosto Mohammed Ali Abtahi ha confessato, in un messaggio diffuso dalla televisione di Stato, di aver provocato le manifestazioni di piazza; egli ha aggiunto che l’accusa di brogli “era infondata” ed è stata sollevata con il solo scopo di “creare disordini”. I parenti del leader riformista ribattono che le dichiarazioni sono state estorte con la forza e sotto minacce delle autorità governative.