Teheran, scontri fra manifestanti e polizia. I video delle proteste
Fonti locali denunciano arresti, violenze e lanci di gas lacrimogeni da parte delle milizie del regime. Gli universitari lanciano slogan contro “il dittatore” e solidarizzano con gli studenti arrestati. Nonostante la censura, cominciano a circolare su internet i video delle proteste.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Scontri fra polizia e studenti, lanci di gas lacrimogeni, arresti. È alta la tensione a Teheran, dove la “Giornata dello studente” si è trasformata in una nuova occasione per manifestare contro il governo conservatore, nonostante i divieti e le minacce della vigilia. Fonti locali raccontano di una guerriglia urbana fra le forze di sicurezza – armate di bastoni e spranghe – e gli studenti. Le notizie non trovano conferme ufficiali per il bando dell’esecutivo ai media internazionali. In internet, intanto, cominciano a circolare i primi video delle proteste.
 
Il 7 dicembre in Iran si celebra la “Giornata dello studente”, per ricordare l’assassinio di tre universitari che, nel 1953, protestavano contro la presenza degli stati Uniti nel Paese. Dal 1990 i dissidenti promuovono contro-manifestazioni per la democrazia e riforme in Iran; universitari e attivisti hanno sfidato i divieti del governo e sono scesi in piazza per protestare.
 
Testimoni locali riferiscono di scontri fra simpatizzanti delle opposizioni e polizia per le vie della capitale. Le forze di sicurezza e le milizie Basij, i “volontari della rivoluzione”, armati di bastoni e mimetizzati fra la folla hanno iniziato a colpire gli studenti. Lanciati anche gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti.
 
Da giorni le autorità hanno oscurato i ripetitori per bloccare le comunicazioni con i telefoni cellulari. Oscurati anche molti siti internet vicini ai membri dell’opposizione e si registrano difficoltà nell’invio di e-mail. Nonostante la repressione e i tentativi di censura imposti dal regime degli ayatollah, cominciano a circolare in rete le prime immagini delle proteste di oggi.
 
In un primo video, diffuso su YouTube, si vede una folla di studenti che lancia slogan contro il regime e il governo conservatore: “Morte al dittatore”, “Non abbiate paura, siamo qui tutti insieme” e “Siamo vicini agli studenti arrestati” sono alcuni fra i tanti canti intonati dall’Onda verde, che sventola bandiere iraniane prive dei simboli della repubblica islamica.
 
In un secondo video alcuni studenti imbrattano e danno alle fiamme le immagini del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad e della Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei.
 
Fonti locali aggiungono inoltre che, all’indomani delle contestate elezioni del 12 giugno che hanno visto la conferma del candidato conservatore, gli slogan dei manifestanti invocavano “la restituzione del voto”. Oggi, nel mirino dei dimostranti, vi è invece “il sistema politico del Paese e gli stessi leader”. Il popolo dell’Onda chiede la fine del regime teocratico e la democrazia in Iran.