Chiesa giapponese su aborto e suicidio: rispettare la vita per migliorare il mondo
L’arcidiocesi di Osaka lancia una Giornata per la vita a difesa dei bambini non nati e contro il suicidio. Vi sono 350 mila aborti ogni anno e circa 30 mila suicidi, due piaghe che affliggono il Paese.

Kamagasaki (AsiaNews) – La vita “è un tesoro di santità, che deve essere protetto a tutti i costi. Imparare a riconoscere e a rispettare la dignità di ogni essere umano, anche quelli ancora non nati, è la chiave per migliorare la società e il mondo in cui viviamo”. Sono le parole con cui il vescovo ausiliare di Osaka, mons. Goro Matsuura, ha aperto la Giornata per la vita organizzata dal Centro di azione sociale Sinapis dell’arcidiocesi.

Il Giappone è uno dei Paesi con il più alto tasso di aborti e di suicidi al mondo, in cui l’età media della popolazione continua a crescere creando diversi problemi sociali ed economici. La Chiesa locale, da sempre impegnata in un’opera di difesa della vita, ha deciso all’inizio del 2009 che il prossimo anno sarà dedicato proprio alla sensibilizzazione sul tema.

Il direttore di Sinapis, p. Kazunori Hayashi, spiega: “La Giornata è stata organizzata anche con delle escursioni fuori dal Centro, una prima assoluta per la nostra comunità. Questo è molto importante, perché affrontare il mondo si riverbera in maniera profonda nel nostro cuore: causa una sorta di terremoto, di cui abbiamo bisogno se vogliamo andare avanti nel nostro cammino”.

Nel corso del suo intervento, mons. Matsuura ha spiegato ai partecipanti il senso della dignità umana ed ha sottolineato la libertà di scelta e il rispetto necessario per la volontà altrui: “Rispettare un bambino, trattarlo nel modo giusto, significa rispettarne la volontà. Le persone con cui ci confrontiamo hanno il diritto di avere le proprie opinioni ed esprimerle: e noi siamo chiamati a rispettarle, sempre”.

Per spiegare la dignità all’interno della relazione umana, il presule ha aggiunto: “Cadere da un albero e ferirsi è cosa diversa dall’essere colpiti con un ramo da una persona. Anche se la ferita è identica, nel secondo caso siamo davanti a un attacco della dignità dell’uomo: questo non va tollerato, se si vuole migliorare l’umanità”.

Yasuki Tanaka, cattolico 26enne della chiesa di Semboku, dice: “È stata la prima volta che qualcuno mi ha spiegato la parola dignità. Io stesso ho più volte riconosciuto di avere una tendenza all’auto-umiliazione, ma questo incontro mi ha aiutato a capire la verità delle cose”.

Al momento, in Giappone nascono 7,6 bambini ogni mille abitanti; inoltre, si registrano circa 350mila aborti l’anno. In più, il numero di suicidi commessi nel 2008 è pari a 32mila, un aumento rispetto ai 30mila del 2007. Dal 1998 ad oggi, il numero non è mai sceso sotto questi dati.