Il Vaticano con il Patriarca copto: Uniti di fronte all’oppressione
Lettera di solidarietà del card. Kasper a Shenouda III dopo l’assalto alla chiesa di Nag Hammadi. La polizia comunica di aver arrestato i tre responsabili della strage di Natale.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “Tutti i cristiani devono essere uniti di fronte all’oppressione e cercare insieme la pace che solo Cristo può dare”: sono una delle frasi salienti di una lettera che il card. Walter Kasper ha indirizzato al Patriarca copto Shenouda III per esprimere la vicinanza del Vaticano dopo gli attacchi ai cristiani copti di Nag Hammadi (Alto Egitto), alla fine della veglia del Natale ortodosso.
 
Due auto, guidate da 3 giovani, hanno sparato raffiche di mitra uccidendo 6 cristiani e un guardiano della chiesa. La polizia afferma di aver arrestato i tre assassini, ma la situazione in Egitto è molto tesa e i cristiani accusano i servizi di sicurezza di negligenza per non aver sapute prevenire l’attacco, dopo le molte minacce ricevute dal vescovo e dalla comunità.
 
 Nella lettera il card. Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani, comunica “la tristezza” per “la tragica notizia della morte e del ferimento di diversi cristiani copti” e afferma di essere “unito in preghiera” con tutta la Chiesa copta.
 
Nel pregare per i defunti e per tutti i feriti, il porporato afferma: “Tutte le volte i nostri cristiani soffrono in modo ingiusto è una ferita al Corpo di Cristo in cui tutti i fedeli sono uniti. Insieme condividiamo questa tristezza e insieme preghiamo per la guarigione, la pace e la giustizia. Tutti i cristiani devono essere uniti di fronte all’oppressione e cercare insieme la pace che solo Cristo può dare”.