Nuovo allarme melamina, Pechino lancia una campagna di emergenza nazionale
Le autorità hanno avviato una ricerca a tappeto per tracciare prodotti caseari e latte contaminato. Alcune aziende di cinque province avrebbero conservato le scorte nei magazzini, per poi rimetterle sul mercato. Al momento non risultano vittime o nuovi casi di intossicazione.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – In Cina scoppia di nuovo lo scandalo melamina. Le autorità di governo hanno lanciato una campagna di emergenza nazionale, della durata di 10 giorni, per tracciare prodotti caseari e latte contaminato dall’additivo che nel 2008 ha ucciso sei bambini e ne ha intossicati altri 300mila. Alcune aziende avrebbero infatti riutilizzato i prodotti sequestrati più di un anno fa, incuranti dei divieti imposti dal Dipartimento per la sicurezza alimentare. Al momento non si hanno notizie di nuovi malati.
 
L’agenzia ufficiale cinese Xinhua conferma il sequestro di prodotti lattiero-caseari, ritirati dal commercio perché risultati positivi ai test per la melamina. Essi provengono da almeno cinque aziende sparse nelle province dello Shaanxi, Shandong, Liaoning, Hebei e a Shanghai. Alcuni casi sarebbero stati occultati dalle autorità per più di otto mesi, prima che il pubblico venisse a conoscenza del nuovo allarme.
 
Chen Zhu, Ministro cinese della sanità, assicura che tutti i prodotti tossici presenti sugli scaffali dei magazzini del Paese saranno ritirati. Egli aggiunge che verranno rafforzati i controlli e le ispezioni nelle aziende casearie: chi verrà scoperto a riciclare l’additivo chimico dovrà chiudere i battenti. “Un numero esiguo di ditte senza scrupoli – riferisce la Xinhua, citando fonti ministeriali – e singoli individui fanno guadagni, a dispetto della salute pubblica”, ma il governo assicura tutti gli sforzi per evitare nuove vittime o intossicazioni.
 
Il latte contaminato è stato rimesso sul mercato perché le scorte presenti nei magazzini non erano in grado di soddisfare la domanda. Aziende senza scrupoli hanno conservato prodotti tossici, per poi riutilizzarli quando il clamore suscitato dallo scandalo si è calmato. Ad oggi, 21 persone sono finite sotto processo per aver prodotto o venduto alimenti caseari o latte alla melamina. Due le condanne a morte eseguite, ma il pugno di ferro del governo non è servito a evitare una nuova emergenza.
 
La melamina può causare calcoli renali e portare al decesso soggetti deboli o predisposti. Nel 2008 vi sono stati sei bambini morti e altri 300mila intossicati. All’ennesimo caso di contaminazione alimentare, le autorità hanno risposto con promesse di controlli e giustizia per le vittime. Tuttavia, quanti hanno osato protestare sono stati arrestati o malmenati. Tra questi l’attivista per i diritti umani Zhao Lianhai, imprigionato perché ha aderito alla lotta dei parenti delle vittime.