Pyongyang: “Non rinunciamo alla bomba”
Il regime nordcoreano sottolinea l’ostilità degli Stati Uniti e rifiuta lo scambio fra il nucleare e gli aiuti economici, nonostante la popolazione sia ormai allo stremo.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - La Corea del Nord “non abbandonerà l'arma nucleare in cambio di aiuti economici. Sarà necessario che prima gli Stati Uniti abbandonino la loro politica ostile nei confronti di Pyongyang”.

È la posizione del regime nordcoreano, riportata oggi dall'agenzia stampa ufficiale del regime Kcna. A meno che gli Stati Uniti “non mettano fine alla loro politica ostile e alle loro minacce verso la nostra Repubblica, noi non abbandoneremo le nostre armi nucleari, nemmeno se la Terra dovesse spaccarsi”.

La Corea del Nord, aggiunge l’agenzia, “ha approntato le armi atomiche per propria difesa e non per minacciare qualcuno, né per ricevere favori economici o ricompense. La comunità internazionale commetterebbe un errore di valutazione nel credere che Pyongyang possa abbandonare le bombe atomiche in cambio di aiuti economici”.

Citando un alto funzionario del regime, la Kcna aggiunge poi che il Paese “ha deciso di sviluppare armi nucleari solo per la sua difesa, e quindi sarebbe un errore di valutazione della comunità internazionale credere che Pyongyang possa abbandonare i suoi armamenti atomici”.

Pyongyang, come precondizioni per far ripartire i “colloqui a sei” in fase di stallo tra le due Coree, Cina, Russia, Usa e Giappone per la denuclearizzazione della penisola, ha chiesto l'avvio un tavolo per un trattato di pace con Washington e Seoul che metta fine formalmente alla Guerra di Corea del 1950-53 e il ritiro preventivo delle sanzioni da parte delle Nazioni Unite.

Tuttavia, la popolazione nordcoreana non è in grado di sopravvivere senza gli aiuti economici e alimentari della comunità internazionale. Dopo la riforma della valuta – talmente sbagliata che il primo ministro è stato costretto a scusarsi – si è alzato il già altissimo tasso di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà.