Finito il capodanno cinese, decine di milioni di migranti tornano al lavoro
Ferrovie intasate, code di ore ai botteghini per trovare un biglietto, il fiume dei migranti cinesi torna sui luoghi di lavoro nelle zone costiere. Qualcuno ha anticipato la partenza, per trovare meno folla. Un esodo che si ripete ogni anno.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Decine di milioni di migranti stanno tornando alle province costiere dove lavorano, dopo le vacanze del capodanno lunare cinese, per molti unica occasione annuale di tornare a casa. Il ministero per le Ferrovie ha detto che il 18 febbraio ci sono stati già 5,44 milioni di passeggeri, con lunghe file e vagoni strapieni, ma per i prossimi 23 e 24 febbraio, giorni di picco, si prevedono non meno di 9 milioni di viaggiatori in treno ciascun giorno, il doppio rispetto al 2009.
 
Secondo l’agenzia ufficiale Xinhua, dal 17 febbraio almeno 43mila persone sono partite ogni giorno dalla stazione di Chongqing e oltre 90mila lasciano l’Anhui; il 18 febbraio 373.400 persone hanno lasciato l’Hubei. Le quattro stazioni ferroviarie di Pechino hanno ricevuto 150mila viaggiatori il 18 febbraio e molti di più nei giorni successivi. Davanti ai bigliettai si formano lunghe code di ore, col timore di non riuscire a prendere un biglietto in tempo per la prossima partenza o, addirittura, di dover rimandare la partenza anche di giorni se i biglietti sono già finiti. I più previdenti hanno comprato il biglietto di ritorno appena arrivati a casa giorni fa.
 
I numeri sono da esodo: le ferrovie statali dicono che hanno messo in servizio 3.945 treni passeggeri ogni giorno, nelle grandi stazioni di arrivo come Pechino è stato potenziato il servizio degli autobus per favorire di chi arriva.
 
Quest’anno molti hanno anticipato il ritorno, per evitare estenuanti code e viaggi scomodi o nella speranza di trovare subito un nuovo lavoro. Come dice al Global Times Lu Yanping, bambinaia che dall’Hebei è già tornata a Pechino perché spera così “di trovare lavoro con più facilità”.
 
Si stima che per l’intero periodo, iniziato il 30 gennaio, ci saranno non meno di 210 milioni di passeggeri in treno.