Pechino: più controllo su internet. Mentre crescono ancora gli utenti
Gli internauti cinesi si avviano verso la cifra record di 551 milioni entro il 2014, ma il governo studia un modo per poterli individuare tutti ed eliminare l’anonimato della Rete. Intanto Google si dice “vicina” a scoprire chi ha lanciato l’attacco contro i suoi server: nel mirino, l’esecutivo di Pechino.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il governo centrale cinese ha chiesto oggi “più controllo” su internet, una mossa “cruciale per la sicurezza nazionale”. Nel frattempo, i cyber-utenti cinesi si avvicinano alla cifra record di 551 milioni e Google annuncia: “Vicini a scoprire chi ha violato i nostri server, qualcuno del governo di Pechino”.
 
L’annuncio per un maggior controllo è stato formulato dal ministro per l’Industria e la Tecnologia informatica, Li Yizhong, secondo cui Pechino “sta studiando una nuova politica, che renderà obbligatorio agli utenti della Rete e dei telefoni cellulari registrare la propria vera identità presso le autorità governative”. Un alto dirigente militare ha chiesto inoltre un nuovo organismo nazionale per “combattere le infiltrazioni e gli attacchi online”.
 
Secondo Li, controlli più severi si rendono necessari “per il rapido sviluppo dell’innovazione tecnologica. Al momento la sicurezza delle informazioni che circolano per la Rete affrontano una severa sfida, e garantirne la sicurezza è la nostra responsabilità primaria. Al momento, stiamo cercando di trovare un modo per verificare le identità degli utenti”.
 
Utenti che, secondo le previsioni degli esperti del settore, si avvicinano alla cifra record di 551 milioni entro il 2014. Secondo i maggiori provider di connessioni internet – China Telecom, China Mobile e China Unicom – è necessario espandere “in maniera aggressiva” le infrastrutture necessarie alla connessione veloce, per venire incontro alle richieste del mercato.
 
Nel frattempo, però, il controllo della Rete potrebbe procurare un nuovo guaio diplomatico alla Cina. Secondo il Financial Times, infatti, gli analisti del governo americano sono vicini a scoprire l’autore degli attacchi lanciati alcune settimane fa contro i server del gigante Google. Proprio gli attacchi ricevuti avevano convinto la dirigenza del colosso a denunciare pubblicamente il governo centrale cinese, e annunciare un possibile ritiro dal mercato asiatico.
 
Nella questione è intervenuto anche il Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, che in un lungo discorso trasmesso proprio su internet ha chiesto a tutti i Paesi del mondo di garantire la libertà della Rete e il rispetto degli utenti. Ora, un consulente di Washington sembra aver trovato le prove di un coinvolgimento proprio del governo cinese nell’attacco informatico.
 
Secondo alcune indiscrezioni, l’autore del programma incriminato avrebbe persino inserito su alcuni Forum di discussioni alcune parti del suo nuovo programma, per discuterne con altri utenti e chiedere pareri. La provenienza dell’attacco, infine, sarebbe riconducibile alla prestigiosa università Jiaotong di Shanghai.