L’attivista democratico She Wangbao sarà libero, dopo 11anni di prigione
Era stato imprigionato nel ’99 per “sovversione contro lo Stato”, perché chiedeva il rilascio dei prigionieri politici, fondatori del Partito democratico della Cina negli anni ’90. She Wangbao aveva anche partecipato ai moti di Tiananmen e imprigionato per 4 anni. L’idea di democrazia è presente in Cina dalla fine dell’impero Qing, ma il partito comunista dice che essa è un “mito occidentale”.
Pechino (AsiaNews/Chrd) – L’attivista democratico She Wangbao verrà liberato il prossimo 6 marzo, dopo più di 10 anni di prigione. She, sui 50 anni, è uno dei leader del movimento che voleva fondare un partito democratico in Cina negli anni ’90.
 
She Wangbao era già stato imprigionato per quattro anni per aver preso parte al movimento democratico di piazza Tiananmen e liberato nel ’93. È stato arrestato ancora nel ’99 e condannato a 12 anni di prigione per “sovversione contro lo Stato”. La sua “colpa”: aver partecipato al comitato preparatorio per la fondazione del Partito democratico cinese (Pdc) e aver organizzato manifestazioni di protesta e chiedere il rilascio di alcuni prigionieri politici. La sentenza è stata ridotta di 14 mesi.
 
Il Pdc è stato un tentativo di associazione organizzata per chiedere, con mezzi non violenti, la fine del Partito unico in Cina e la nascita del Partito democratico. Diffuso in 29 province della Cina, e con appoggi di cinesi all’estero, il movimento è stato subito azzerato dalla polizia cinese. Almeno 40 dei suoi membri sono stati arrestati e 20 di loro sono ancora in prigione.
 
In passato, alcuni dei suoi leader, Xu Wenli, Qin Yongmin e Wang Youcai sono stati nominati per ricevere il Nobel per la pace.
 
L’idea della democrazia è presente nella storia cinese dalla fine dell’impero Qing (1911). Ma il partito comunista al potere continua ad affermare che la democrazia e la fine del Partito unico sono solo dei “miti occidentali” che mal si adattano alla cultura della Cina.