Terremoto nell’Anatolia, notte sotto le tende
Il bilancio dei morti è salito a 51; i feriti sono circa 70. La temperatura ha sfiorato lo 0°C. La Mezzaluna Rossa ha distribuito tende e coperte. I molti danni e vittime causati dalla cattiva qualità delle costruzioni, di fango e di mattoni.
Ankara (AsiaNews/Agenzie) – I sopravvissuti al sisma che ieri ha colpito la Turchia orientale, hanno passato la notte sotto le tende o attorno al fuoco, nel timore di nuove scosse. La ricerca di persone vive sotto le macerie è terminata ieri nel primo pomeriggio. Le autorità hanno stabilito che il numero di morti è di 51 e i feriti oltre 70. Le vittime, fra cui molti bambini, sono stati colti nel sonno. L’epicentro del sisma di magnitudo 6.0 è a Karakosan, nella provincia di Elazig, ma la maggior parte delle vittime sono concentrate in sei villaggi attorno all’epicentro. L’area più colpita è il villaggio di Oksular, dove sono morte 17 persone; viene poi Yucan Demirci, dove sono morte 13 persone.
 
Il terremoto ha causato molte più vittime di quanto ci si potrebbe aspettare, data la forza della scossa. Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte della case crollate sono fatte di fango e di mattoni e sono state distrutte nel sisma.
 
La Mezzaluna Rossa ha distribuito 230 tende e 2 mila coperte per aiutare la popolazione ha superare la notte, con la temperatura che ha raggiunto lo 0°C. Alla ricerca di sopravvissuti hanno partecipato anche gli abitanti del luogo.
 
Le vittime sono state seppellite nel pomeriggio di ieri, dopo alcune preghiere alle moschee, i cui minareti sono stati distrutti. Secondo la tradizione musulmana, i corpi devono essere seppelliti il più presto possibile.