Kim Jong-il condanna a morte un funzionario, "reo" della fallita riforma valutaria
Pak Nam-gi, 77enne tecnocrate, "ha minato l'economia nazionale". Licenziato nel gennaio scorso, la sua condanna è stata eseguita la scorsa settimana. La riforma è promossa da Kim Jong-il; il funzionario giustiziato è “solo un capro espiatorio”.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Pyongyang ha giustiziato un funzionario di primo piano nel dicastero dell’economia, perché ritenuto responsabile del fallimento della riforma valutaria voluta dal regime nord-coreano. Essa ha causato un’inflazione massiccia, aggravato la decennale carenza di cibo e minato gli sforzi della leadership, che ha avviato il passaggio di poteri da Kim Jong-il al terzogenito, erede designato, Kim Jong-un.
 
L’esecuzione di Pak Nam-gi è avvenuta la scorsa settimana, sebbene solo oggi siano filtrate le prime informazioni dalle strette maglie della censura nord-coreana. Egli presiedeva il dipartimento governativo della pianificazione e delle finanze. Nel gennaio scorso è stato cacciato a causa dei gravi danni causati dalla riforma valutaria sulla già impoverita popolazione nord-coreana.
 
Pak (al centro nella foto), 77enne tecnocrate, laureato in ingegneria in una università dell’ex Unione Sovietica, da gennaio è scomparso dalle cronache dei giornali di Stato. Una fonte anonima a Pyongyang, citata dall’agenzia sud-coreana Yonhap News, riferisce che egli è stato incriminato per aver “minato in maniera deliberata l’economia nazionale”, perché “figlio di un grande proprietario terriero”.
 
In realtà, la riforma valutaria è stata promossa da Kim Jong-il in persona e Pak Nam-gi è servito “solo come capro espiatorio”, aggiunge la fonte, per limitare le conseguenze di una decisione fallimentare, che sta creando malumori e miserie nella popolazione già provata.