I curdi della Turchia celebrano Nouruz sotto il controllo della polizia
Non vi sono stati incidenti, ma 29 persone sono state fermate per aver osannato il Pkk, il partito curdo che combatte per l’autonomia della regione. Dal 1984 vi sono stati più di 45 mila morti.
Ankara (AsiaNews/Agenzie) – Decine di migliaia di curdi si sono radunati ieri per celebrare il Nouruz, il Nuovo anno persiano, per chiedere al governo di mantenere le promesse per una maggiore libertà della loro comunità. Migliaia di poliziotti sono stati spiegati per controllare le manifestazioni, passate senza incidenti.
 
La festa di Nouruz coincide con l’equinozio di primavera ed è celebrata in tutta l’Asia centrale, in particolare in Iran. Nel sud-est della Turchia, dove sono concentrate le maggiori comunità curde, vi sono state manifestazioni che hanno radunato decine di migliaia di persone. Almeno 3 mila poliziotti e diversi elicotteri sono stati impiegati per controllare l’ordine pubblico a Diyarbakir, la città più importante del Kurdistan turco. Anni fa queste manifestazioni si sono concluse con scontri fra polizia e dimostranti facendo decine di morti. Nel 2008 i raduni erano stati proibiti.
 
Quest’anno le manifestazioni sono passate senza incidenti. A Istanbul, dove risiede un’altra numerosa comunità curda, la polizia ha fermato e interrogato 29 persone, ree di aver proclamato slogan a favore del Pkk, il partito kurdo di Abdullah Ocalan, accusato di terrorismo.
 
Alla vigilia di Nouruz, il premier Erdogan aveva invitato tutti alla riconciliazione. Lo scorso anno Erdogan aveva promesso maggiore autonomia e benessere per la regione curda, ma scontri e tensioni con membri del Pkk hanno fatto arenare ogni sviluppo.
 
Dal 1984 a oggi sono più di 45mila le vittime del conflitto fra separatisti curdi ed esercito governativo, in un susseguirsi continuo di tregue ed escalation belliche.