Black-out a fabbriche e negozi per garantire il voto elettronico alle elezioni
A causa della siccità le dighe producono poca elettricità. Il governo annuncia l’interruzione di energia elettrica di fabbriche e centri commerciali durante i giorni delle elezioni, per garantire il corretto funzionamento delle strumentazioni di voto. Il provvedimento riguarda per ora la regione di Mindanao.

Manila (AsiaNews/Agenzie) – Oggi il governo filippino ha annunciato la chiusura di fabbriche e centri commerciali nelle regioni più colpite dalla siccità, per consentire l’utilizzo del voto elettronico durante i giorni delle elezioni. Infatti, la poca acqua nelle centrali idroelettriche e i continui black-out energetici di questi mesi mettono a serio rischio le elezioni di maggio.

Per ora il provvedimento riguarda la regione di Mindanao, dove verrà fermata l’erogazione di energia dal 9 al 11 maggio per 8 ore al giorno, ma Jose Ibazeta Ibazeta, Segretario per l’energia, non esclude interruzioni anche in altre aree del Paese. Intanto il consorzio responsabile della gestione delle strumentazioni per il voto elettronico ha garantito una fornitura di batterie per 80mila macchine elettroniche distribuite nelle varie sezioni elettorali del Paese.       

Il prossimo 10 maggio oltre 50 milioni di persone voteranno per scegliere: presidente, vicepresidente, circa 300 deputati nelle due camere del Congresso e 17.600 politici locali. Queste sono le prime elezioni presidenziali dopo i 6 anni di governo della presidente uscente Gloria Arroyo. Per evitare i brogli che hanno caratterizzato le passate edizioni, le elezioni 2010 saranno anche le prime a godere di un sistema elettronico di conta dei voti.