Kuala Lumpur, Petronas taglia le forniture di benzina all’Iran
Lo ha annunciato il premier malaysiano Najib Razak, all’indomani di un incontro a due con il presidente Usa Barack Obama. Fonti non confermate spiegano che la sospensione risalirebbe a metà marzo. Kuala Lumpur invita il regime degli ayatollah a rivedere il programma nucleare e seguire le direttive Onu.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Il colosso dell’energia malaysiano Petronas ha sospeso le forniture di benzina all’Iran. È quanto ha annunciato il premier Najib Razak, che invita Teheran a rivedere il programma nucleare al centro di una controversia internazionale.

Secondo alcune fonti l’interruzione risalirebbe alla metà del marzo scorso. Tuttavia l’ufficializzazione della notizia è avvenuta solo il 15 aprile scorso, in seguito a un faccia a faccia avvenuto a inizio settimana fra il presidente Usa Barack Obama e il Primo Ministro malaysiano, a margine del Summit dei 47 sul nucleare a Washington.

Najib parla di decisione “presa da Petronas” senza consultazioni con il governo di Kuala Lumpur. La compagnia malaysiana non ha voluto rilasciare ulteriori dettagli sulla vicenda. Essa è parte del piccolo gruppo di compagnie petrolifere non cinesi che forniscono carburante alla Repubblica Islamica, il quinto esportatore al mondo di petrolio grezzo ma dipendente dall’estero per la raffinazione.

“Vogliamo che l’Iran – ha aggiunto il premier malaysiano – si conformi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu” pur ribadendo il fatto che Teheran “ha diritto a sviluppare il nucleare per scopi pacifici”. Il regime degli ayatollah, tuttavia, deve guadagnarsi “la fiducia della comunità internazionale” e il solo modo è “essere trasparente nelle proprie azioni” e permettere “le ispezioni dell’Aiea”, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Ieri, infine, si è riunito per il secondo giorno consecutivo il Gruppo dei “5 + 1”, i cinque paesi del Consiglio di Sicurezza Onu – Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, con diritto di veto – più la Germania, che decidono la politica mondiale sul nucleare iraniano. I commenti che filtrano dal vertice parlano di dialogo “costruttivo” fra i leader.