“Gli indonesiani sono stupidi”, esplode la guerriglia urbana a Sumatra
di Mathias Hariyadi
Un dirigente indiano rimprovera e offende i sottoposti indonesiani. Per proteste, in migliaia assalgono gli edifici e le strutture della ditta, sull’isola di Batam. In migliaia fuggono dall’isola, per non essere coinvolti.

Jakarta (AsiaNews) – Violente proteste sono esplose oggi nell’Isola Batam (provincia Riau, Sumatra) e hanno causato  un numero non precisato di morti e feriti. Ora in migliaia fuggono dall’isola, riparando nella vicina Singapore (a circa 20 minuti di navigazione) o in altre isole dell’arcipelago indonesiano.

Molte migliaia di lavoratori hanno assalito e devastato  gli edifici della compagnia di navigazione Drydock World Graha, nel porto, bruciando almeno 27 automobili, danneggiando e incendiando edifici e strutture della ditta.

Le proteste sono esplose nella cittadina di Tanjung Uban la mattina presto, quando un funzionario indiano ha rimproverato con parole crude e offensive i suoi sottoposti indonesiani, con espressioni del tipo “gli indonesiani sono stupidi”. Per l’offesa, in breve si sono radunati oltre 8mila lavoratori portuali indonesiani che hanno manifestato contro tali insulti, hanno cantato canzoni patriottiche come “Great Indonesia”. I dimostranti hanno anche iniziato a danneggiare e bruciare quanto trovavano sulla strada, sotto gli occhi di polizia e forze navali che hanno preferito non intervenire per evitare di scatenare una vera guerriglia.

Oltre 400 poliziotti e soldati hanno evacuato con urgenza 41 cittadini indiani dipendenti della compagnia, costringendoli a lasciare Batam.

L’Indonesia comprende popolazioni di cultura, lingua e religione molto differenti ed è facile che una discussione assuma connotati di conflitto religioso o culturale. Di recente a Poso (Sulawesi centrale) e ad Ambon (nelle Molucche) sono esplose gravi violenze confessionali tra islamici e cristiani, che hanno causato migliaia di morti e danni e incendi a migliaia di edifici.