Continua l'emigrazione dall'Armenia

Everan (AsiaNews) - L'esodo degli armeni dalla madrepatria non si ferma: i dati sull'emigrazione nei primi 8 mesi del 2004 affermano che 497mila persone hanno lasciato il paese. Nello stesso periodo 450mila persone sono entrate in Armenia con un passivo di 50mila persone. Rispetto allo stesso periodo del 2003 il tasso di emigrazione è aumentato del 38%, ovvero nell'anno in corso 13mila persone in più rispetto al precedente hanno lasciato il paese.

Sebbene gli esperti ritengano che le cifre dei partenti siano da prendere con precauzione - le partenze sono spesso provvisorie -, è indubbio che l'Armenia stia vivendo un'emorragia di abitanti. In particolare sono gli uomini a emigrare, la maggior parte in Russia per lavoro, tornando a casa solo per le feste di Natale. A causa dell'emigrazione maschile negli ultimi 10 anni la popolazione femminile è passata dal 51% al 56% del totale.

L'emigrazione per motivi di lavoro testimonia una situazione economica non facile per il paese, dopo la guerra con l'Azerbajzan (1991-1994) e la grave crisi energetica dello stesso periodo. Oggi, sebbene l'economia interna sembri in fase di ripresa - la crescita annua si attesta sul 12% annuo - gli armeni continuano a emigrare all'estero.

L'Armenia ha 3milioni 800mila abitanti, al 67% residenti in centri urbani: oltre 1milione e 200mila abitano nella capitale Erevan. Dal punto di vista religioso il 64% della popolazione è ortodossa; i cattolici sono 150mila.

Secondo gli ultimi dati disponibili (1999), la diaspora armena conta circa 15 milioni di persone sparse nel mondo. Le comunità armene più popolose si trovano in Russia (2.800.00), negli Stati Uniti ( 1.500.000) e in Francia 400mila. (FC)