Rapito volontario italiano a Mindanao

Manila (AsiaNews/Agenzie) – L'italiano Andrea Cianferoni, 29 anni di Firenze, direttore del programma di aiuti umanitari di Movimondo, organizzazione non governativa con sede a Roma, è stato sequestrato nelle Filippine, nei pressi della città di Kauswagan, 810 chilometri da Manila, nella provincia di Lanao del Norte, sull'isola di Mindanao.

I rapitori lo hanno prelevato dalla sua auto, ritrovata poco più tardi abbandonata in un villaggio vicino. Secondo la ricostruzione fornita dalla ong, Cianferoni era in automobile con altri due agronomi filippini. Erano le 16 ora locale. La vettura, una Land Rover, è stata fermata da quattro uomini armati, incappucciati. I malviventi hanno rilasciato subito i due filippini e sono scappati con l'auto insieme all'ostaggio l'italiano. L' ipotesi piu' accreditata tra gli inquirenti locali e' che Cianferoni sia stato oggetto di un sequestro a scopi estorsivi. I sequestratori hanno chiesto un riscatto di 5.000 dollari.

Ansia fra i familiari dell'italiano rapito: "In questo momento non so cosa pensare, sto tremando tutta – afferma la madre. La donna ha spiegato che la Farnesina ha contattato lei e il marito intorno a mezzogiorno, "quando siamo rientrati a casa". "Mio figlio – ha detto ancora la madre di Cianferoni – era nelle Filippine da due anni e mezzo e lavorava per l'organizzazione Movimondo. Stava bene, non ha mai avuto problemi, aveva un buon rapporto con la popolazione locale". La madre ha raccontato che Andrea "aveva finito il progetto per il quale era andato nelle Filippine. Era però rimasto perchè gli era stato chiesto di stare ancora un anno nelle Filippine, per un altro progetto".

Movimondo, presente da 30 anni in venti Paesi tra i più poveri del pianeta – da cinque anni nelle Filippine – ha come missione la cooperazione e la solidarietà internazionale.