Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’Alta Corte del Sichuan ha condannato oggi a 5 anni di carcere per “istigazione alla sovversione contro lo Stato” l’attivista Tan Zuoren, per le sue indagini sulle migliaia di scolari morti sotto il crollo delle scuole nel terremoto del Sichuan del maggio 2008. Proteste pubbliche dopo la condanna (nella foto).
Il processo è iniziato ad agosto ed è terminato a febbraio, ma solo oggi si è saputa la sentenza. Wang Qinghua, moglie di Tan, ha detto ai media che non ha potuto avvicinarsi al marito, detenuto da aprile 2009, ma le è apparso non demoralizzato e in buona salute.
L’accusa non ha parlato delle scuole crollate ma di un articolo scritto da Tan sul massacro del 4 giugno 1989 a Piazza Tiananmen a Pechino, ma i suoi sostenitori sono certi che sia stato condannato per le sue indagini sulle scuole crollate.
Nel terremoto del 2008 sono crollate oltre 7mila aule scolastiche e sotto le macerie sono morti 5.335 scolari secondo i dati ufficiali. Tan ha svolto indagini su 64 scuole crollate e ha stimato che gli scolari morti sono oltre 5.600, peraltro sulla base di dati ancora incompleti. Molte scuole sono crollate mentre gli edifici circostanti sono rimasti in piedi e i genitori delle vittime hanno denunciato che erano mal costruite e prive di uscite d’emergenza e hanno chiesto indagini. Pechino ha dapprima promesso indagini approfondite e veloci, ma poi non ha mai rivelato i risultati.
Dopo la condanna, circa 40 dimostranti, in rappresentanza di 18 gruppi pro-diritti, hanno fatto una marcia simbolica di protesta a Hong Kong, protestando che Tan è detenuto solo per avere scritto alcuni articoli e chiedendone il rilascio.
Nei mesi scorsi i genitori degli scolari morti hanno più volte denunciato che le autorità impediscono con minacce e il carcere qualsiasi accertamento sul crollo delle scuole. Il noto artista Ai Weiwei, che pure ha fatto indagini sulla morte degli scolari, ad agosto è stato arrestato e percosso dalla polizia per avere tentato di assistere al processo di Tan.