Orissa: ancora persecuzioni contro i cristiani
di Nirmala Carvalho
Un gruppo di induisti tortura un giovane cristiano e, con la violenza, lo porta in un tempio indù dove lo “riconverte”. La polizia arresta 5 dei 6 assalitori, che sono però a piede libero. Attivista cristiano: “Ci sono interessi nascosti dietro questi episodi”.
Bhubaneswar (AsiaNews) – Mentre il distretto di Kandhamal torna lentamente alla pace, lo Stato dell’Orissa continua ad essere teatro di persecuzione contro i cristiani: un giovane cristiano è stato picchiato, torturato e trascinato al centro del suo villaggio, dove i suoi persecutori l’hanno “fatto tornare” all’induismo con una cerimonia.
 
L’8 giugno, un gruppo composto da 6 estremisti indù ha attaccato una famiglia cristiana del distretto di Nuapada: il giovane Bhakta Bivar (19 anni) è stato ferito in maniera grave. I sei hanno inflitto gravi danni alla casa, dove vivono anche Neheru e Budhabari Bivar, genitori di Bhakta: il loro piano era quello di uccidere tutti e tre, ma i genitori non erano in casa.
 
Mentre tenevano fermo il ragazzo, gli assalitori hanno trovato e buttato via 4 Bibbie; subito dopo, hanno iniziato a torturarlo. Alla fine l’hanno trascinato fuori con la forza e, fra insulti e violenze, l’hanno trascinato fino al tempio indù del villaggio: qui, continuando a picchiarlo, l’hanno “riconvertito” all’induismo.
 
La polizia locale è intervenuta il giorno dopo l’accaduto. Il sovrintendente Bibek Rath ha arrestato 5 dei 6 assalitori: Siba Prasad Jha (22 anni), Bijoy Punji (20), Samita Patra (23), Girish Panda (23) e Jasobanta Ada (20). Al momento sono incriminati, ma a piede libero.
 
Sajan K George, presidente nazionale del Consiglio globale dei cristiani indiani, spiega ad AsiaNews: “Ci sono interessi nascosti, dietro le minacce e le violenze alla comunità cristiana dell’Orissa. Proprio mentre questa minoranza riprendeva lentamente a vivere, dopo i pogrom del 2008, ecco che ripartono le violenze”.
 
(Ha collaborato Santosh Digal)