"Per decenza", moschee vietate alle donne

Douchanbe (AsiaNwes/Afp) –  Le donne musulmane del Tajikistan sono state invitate dal presidente Emomali Rakhmonov a non recarsi nelle moschee, ma a pregare restando in casa. "Più di mille anni di storia dell'Islam testimoniano che è preferibile per le donne praticare il culto da sole. Per evitare contrasti è meglio vietare loro l'accesso alle moschee", ha sostenuto il presidente in un discorso davanti ai rappresentanti della società civile. Egli ha aggiunto che "non bisogna fare di questioni religiose private dei problemi nazionali, che potrebbero creare conflitti religiosi".

Già ad agosto, il Consiglio degli ulema del Paese aveva vietato alle donne di recarsi nei luoghi di culto, "per decenza", non essendo i luoghi di culto predisposti per accoglierle.

I 6,3 milioni di abitanti del Tajikistan sono al 96% musulmani sunniti: su migliaia di moschee esistenti, sono meno di dieci quelle riservate alle donne.

Da anni le autorità sono impegnate contro i movimenti fondamentalisti, in particolare contro quello chiamato Hizbi Tahrir, che dice di avere migliaia di adepti nell'intera Asia centrale e che chiama alla creazione di un califfato in quelle che furono le repubbliche sovietiche in Asia centrale. (FP)