Scarcerato un pastore protestante delle Sulawesi Centrali

Era stato arrestato per possesso illegale di armi, usate per difendere i profughi cristiani. In carcere ha potuto incontrare il leader integralista Abu Bakar Bashir.


Jakarta (AsiaNews) – Dopo oltre un anno di detenzione, il leader protestante Rinaldy Damanik, meglio conosciuto con il nome di Abang, è stato liberato per buona condotta. Era stato condannato a 3 anni di prigione per possesso illegale di armi durante la guerra islamo-cristiana nelle Sulawesi Centrali.

Ad accoglierlo all'uscita del carcere, centinaia di fedeli di Tentena – distretto della città di Poso, nelle Sulawesi Centrali – in festa per la notizia. Anche diversi rappresentanti delle chiese locali hanno accolto "con gioia" la liberazione dell'ex direttore del centro di crisi delle Sulawesi centrali. La folla aspettava impaziente il momento della scarcerazione sin dal primo mattino, ma Abang ha lasciato la prigione solo alle 11.

Il pastore protestante era stato condannato a 3 anni di prigione per possesso illegale di centinaia di armi rudimentali. Abang, che è stato anche presidente del sinodo delle Chiese delle Sulawesi centrali, è stato condannato nel giugno del 2003 per il suo impegno, iniziato nell'agosto del 2001, in difesa dei profughi cristiani del villaggio di Mayowa, nel distretto di Morowali, a Poso. Poliziotti armati hanno perquisito il suo furgone e hanno sequestrato centinaia di armi illegali. Abang avrebbe dovuto rimanere in carcere fino al maggio 2005, ma le autorità di Poso lo hanno rilasciato per buona condotta.

"Nel periodo di detenzione il suo comportamento è stato davvero esemplare " afferma E Radjaguguk, direttore della prigione di Maesa. "Il suo impegno cristiano all'interno della comunità carceraria mi ha davvero impressionato".

L'esperienza in prigione è stata "positiva" anche per lo stesso reverendo Damanik: "In prigione ho conosciuto Ustad Abu Bakar Baasyr [leader religioso islamico sospettato di essere l'ispiratore di diversi attentati terroristici e di legami con al Qaeda – ndr] e l'Imam Samudra [condannato al carcere a vita perché ritenuto uno dei tre esecutori materiali della strage di Bali, dell'ottobre 2002 - ndr]. Con loro ho potuto discutere di diverse questioni". Dopo il rilascio il pastore ha annunciato che presto tornerà a Tentena "per aiutare i profughi cristiani". (MH)