Giornata internazionale contro la droga, la Cina esegue 8 condanne a morte
Le condanne eseguite ieri e avantieri nel Fujian e a Chongqing. Il fenomeno dell’uso e dello spaccio di droga è in aumento. I casi criminali nel 2009 sono 51 mila, il 16,5% rispetto all’anno precedente. Condanne gravi per 17400 imputati.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Otto persone sono state condannate a morte in Cina per ricordare la Giornata contro la droga, che lanciata dall’Onu, si celebra il 26 giugno.
 
Le esecuzioni sono avvenute ieri e avantieri nel sud della Cina; i condannati erano stati giudicati colpevoli di traffico e produzione di sostanze fra cui ketamina, eroina e metamfetamine. Sei condanne a morte sono state eseguite nel Fujian (a Putian e a Quanzhou); due a Chongqin.
 
La Giornata internazionale contro l’uso e il traffico di droga è stata lanciata dall’Onu nel 1988. La Cina usa questa giornata per mostrare la sua radicalità nel combattere il fenomeno con una serie di condanne a morte.
 
L’uso di droghe, molto comune in passato nel Paese, sembrava quasi sparito durante il periodo di Mao Zedong. Con la riapertura dei contatti con il resto del mondo e una nuova diffusione del benessere, la piaga della droga è ritornata.
 
Secondo dati ufficiali, i casi criminali di droga nel 2009 sono stati quasi 51 mila, con un incremento del 16,5% rispetto al 2008. Nel processi sono stati condannate 56 mila persone. Di queste, 17400 hanno ricevuto pene gravi: prigione fino a cinque anni o la pena capitale, con un aumento dell’8,8% rispetto all’anno precedente. La Cina continua a giustificare l'uso diffuso della pena capitale come deterrente contro il crimine, sebbene le statistiche le diano torto.