Attivista ateo per i diritti umani : "Crocifisso nelle aule italiane non offende la laicità"
di Nirmala Carvalho
Secondo Lenin Raghuvanshi “i diritti umani e la democrazia non esistono in un vuoto, in uno spazio valoriale neutro. Negare l’identità, la cultura e la storia di una società è una violazione della laicità e dei diritti umani”.

New Delhi (AsiaNews) – “Il crocifisso nelle aule scolastiche italiane non è una tradizione che va contro i valori della laicità”. Lo dice ad AsiaNews il marxista Lenin Raghuvanshi, attivista indiano per la difesa dei diritti umani.

Secondo Raghuvanshi, recentemente insignito del Wiemar city council human rights award for 2010, “educazione laica significa che impariamo la storia e la logica, e Gesù Cristo ha portato la pace, la riconciliazione, la non violenza e la giustizia in questo mondo. È importante che i bambini studino questa personalità storica”.

L’attivista ateo ha mostrato la sua preoccupazione circa il futuro della democrazia e dei diritti umani, affermando che “le visioni etiche che sono alla base di una cultura non possono essere separate da quella cultura senza distruggerla. I diritti umani e la democrazia non esistono in un vuoto, in uno spazio valoriale neutro. Negare l’identità, la cultura e la storia di una società è una violazione della laicità e dei diritti umani”.

La Grande Camera, organo d’appello interno alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, esamina oggi a Strasburgo il ricorso presentato dall’Italia contro una sentenza della stessa Corte, che il 3 novembre 2009 ha affermato che il crocifisso appeso nelle aule italiane è una violazione della libertà religiosa degli alunni.