Jakarta, organizzazioni musulmane moderate contro militanti islamici radicali
di Mathias Hariyadi
Per Muhammadiyah gli estremisti islamici dell’Fpi devono essere smantellati legalmente. Per i responsabili di Nahdlatul Ulama bisogna colpire solo coloro che fomentano l’odio.

Jakarta (AsiaNews) – Organizzazioni musulmane moderate chiedono che il gruppo islamico radicale Fpi venga smantellato. L’Fpi (Islamic Defender Front) è conosciuto per le sue violenze contro le minoranze religiose, in particolar modo contro i cristiani, e per volere instaurare la Sharia in Indonesia.

 Le proteste del mondo musulmano sono aumentate dagli inizi di giugno, quando alcuni attivisti dell’Fpi hanno cacciato con la forza tre membri dell’Indonesian Democratic Party Struggle (Pdip) da un evento sulla salute pubblica avvenuto a Banyuwangi, East Java. Nei giorni scorsi, l’Fpi ha minacciato la comunità cristiana di Bekasi, formando anche un gruppo paramilitare per prepararsi a eventuali attacchi contro i cristiani.

 Yunahar Ilyas, uno dei responsabili di Muhammadiyah, ha dichiarato che “l’Fpi è una organizzazione legale e proprio per questo dovrebbe conformarsi alla legge. I raduni di massa vanno bene, ma basta con le violenze”. Secondo Ilyas, l’Fpi dovrebbe essere smantellato attraverso un’azione legale collettiva. Muhammadiyah è un’organizzazione islamica moderata che lavora a livello educativo e sociale, e che sostiene la libera interpretazione personale del Corano.

 L’azione legale contro l’Fpi è chiesta pure da Masdar Farid Mas’udi, uno dei responsabili del Nahdlatul Ulama (Nu), la più grande organizzazione islamica sunnita impegnata nella società. Al contrario di Muhammadiyah, secondo Mas’udi è inutile smantellare l’Fpi perché gli stessi membri dell’organizzazione ne formerebbero subito un’altra con gli stessi scopi. “Per me – ha detto Mas’udi – è più efficace agire legalmente contro quelle figure dell’Fpi che fomentano l’odio e la violenza contro le minoranze”.

 Muhammadiyah e Nu hanno anche accusato il governo di non fare nulla per fermare le violenze.