Punjab, mensa per i poveri vietata ai cristiani
Il servizio di pasti a poco prezzo per i più poveri è diffuso in tutta la regione ed è sponsorizzato dalle autorità locali. Nel distretto di Toba Tek Singh gli organizzatori dei chioschi discriminano però i cristiani e sostengono che la mensa è solo per i musulmani. Leader islamici moderati condannano l’accaduto e invitano le autorità locali a prendere provvedimenti.

Anaheim (AsiaNews/Ans) - A Toba Tek Singh nel Punjab il governo locale vieta ai cristiani poveri di usufruire di un servizio di pasti a poco prezzo a causa della loro fede. È quanto emerge da un’indagine dell’Assist News Service, agenzia di comunicazione protestante.

Di recente il governo del Punjab ha deciso di fornire un servizio gratuito di pasti chiamato "dastar Khwan" per i più poveri, invitando filantropi e imprenditori di ogni parte dello Stato a finanziare il progetto, realizzato in gran parte con soldi pubblici. Le autorità hanno aperto dei punti di ristoro in diverse aree e villaggi della provincia che ogni giorno dalle 13.00 alle 15.00 servono un ottimo pranzo a persone indigenti per soli 9 centesimi di euro. L’iniziativa è stata un successo in tutto il Punjab, ma non nel distretto di Toba Tak Singh dove a molti cristiani è stato impedito di acquistare il gettone necessario per richiedere il cibo.

Naqash Gill, giovane cristiana di 20 anni, racconta: "Sono andata a una delle bancarelle con alcuni amici per avere un pasto. Eravamo in quattro e abbiamo pagato il gettone. Quando il cibo stava per essere servito, all’improvviso una guardia di sicurezza è uscita agitando la pistola, gridando: 'Ehi, voi cristiani, dovete andarvene da qui. I pasti non sono per voi' ".  "Abbiamo cercato – aggiunge - di discutere  con il gestore, ma l'uomo armato ha continuato a puntare la sua arma contro di noi e ci ha ordinato di chiudere la bocca".    

Ashiq Masih, un povero noto anche tra i musulmani per la sua fede cristiana, ha deciso invece di ribellarsi al trattamento discriminatorio. "Ho litigato con il gestore del chiosco – racconta - sottolineando che il governo non ha mai permesso la discriminazione verso i cristiani. Ho detto che se questa era la loro politica, perché non hanno messo un segno sul chiosco dicendo: 'Solo per i musulmani?. "

Questi fatti hanno spinto la comunità cristiana a rivolgersi a politici, commercianti, avvocati, capi religiosi e giornalisti musulmani, per risolvere la situazione che rischia di portare tensione tra la popolazione. Alcuni leader locali, tra cui Tariq Mehmood del Partito laburista del Pakistan e Mohammed Rafique, membro dell'Assemblea del Punjab, hanno condannato le discriminazioni. Essi hanno esposto la situazione all'amministrazione del distretto, sottolineando che le preoccupazioni della comunità cristiana sono anche quelle dei musulmani moderati.

In risposta alle accuse, un portavoce del distretto sostiene che il governo non ha una politica discriminatoria verso i cristiani . “I cittadini – afferma - devono risolvere i problemi fra di loro. Il governo ha solo il compito di dare le sovvenzioni per la farina”.

Rasheed Jalal, responsabile delle minoranze per la Lega Musulmana pakistana (Pakistan Muslim League - Pml) dice che se il problema non si risolve in modo pacifico, i cristiani hanno il diritto di richiedere al distretto di sospendere i sussidi.  “La sovvenzione – afferma – è pagata con i soldi pubblici raccolti tra tutti i cittadini e deve essere utilizzata per uno scopo comune”.

Ch. Muhammad Saeed, Presidente del Consiglio distrettuale per l’agricoltura e membro dello Jamiat Islami, dice di voler realizzare un servizio di mensa gratuita aperto a tutti i poveri e senza discriminazioni di religione, etnia o casta. “I musulmani – afferma – mangeranno insieme con i fratelli cristiani per promuovere la pace e armonia nel distretto di Toba Tek Singh”.  La notizia ha riscosso il favore della comunità cristiana che spera la reale attuazione di queste promesse.