Inizia il Ramadan. A Dubai vietato mangiare o fumare per strada
Per un mese niente cibo, bevande, rapporti sessuali dall’alba al tramonto. A Dubai fissati anche gli orari per la vendita di cibi. In Indonesia si lotta contro la pornografia nel web. Nel Qatar banchetti serali (iftar) gratis per 100 mila operai poveri, compresi i non musulmani.
Dubai (AsiaNews/Agenzie) – Nella maggioranza dei Paesi arabi è iniziato oggi il Ramadan, mese sacro dell’islam dedicato alla preghiera e al digiuno. Solo in Iraq e per gli sciiti, l’inizio è spostato di un giorno.
 
Il Ramadan corrisponde al nono mese lunare e ricorda la rivelazione del Corano a Maometto da parte dell’arcangelo Gabriele. Il mese sacro fa parte dei cinque pilastri dell’islam, insieme alla professione di fede, la preghiera, l’elemosina, il pellegrinaggio.
 
In questo periodo molti fedeli compiono alla Mecca il cosiddetto “piccolo pellegrinaggio” (Omra). Durante il Ramadan i musulmani devono astenersi dal mangiare, bere, fumare e dalle relazioni sessuali dal mattino all’alba fino al calar del sole. Il digiuno è rotto ogni sera con una cena solenne, chiamato iftar, occasione di ospitalità e di carità.
 
Quest’anno il mese cade in pieno agosto, nel caldo dell’estate, particolarmente intenso nei Pesi arabi, rendendo difficile il digiuno in tutta la giornata.
 
L’Egitto, il Paese arabo più popoloso, ha deciso di passare dall’ora estiva all’ora invernale, per far terminare il digiuno un’ora prima. Alcuni imam mettono in guardia dal fare il riposo pomeridiano perché esso è considerato “un inganno” verso il digiuno.
 
A Dubai, come tutti gli anni, la polizia vigila che durante il giorno nessuno mangi o beva in pubblico. Lo scorso anno sono state arrestate tre persone – due arabi e un europeo - che hanno sfidato il divieto.
È anche proibito a hotel, negozi, bancarelle esporre cibo e venderlo fino a due ore del tramonto.
Per l’occasione l’emiro Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha deciso l’amnistia per 557 prigionieri. Fra essi vi sono 55 persone degli emirati.
 
In Indonesia, il Paese islamico più popoloso, il governo ha preso l’occasione del Ramadan per “purificare” internet dalla pornografia. Il ministro delle comunicazioni, Tifatul Sembiring, ha chiesto a tutti i fedeli di “mantenere un cuore puro nel mese sacro”, mentre la polizia oscurerà i siti web con contenuto sessuale.
 
A causa delle maggiori spese dovute alla preparazione degli iftar, in questo mese vi è di solito un rialzo dei prezzi. In Mauritania il governo ha promesso che varerà “misure urgenti” contro l’aumento dei prezzi.
 
In Qatar, la fondazione umanitaria Shaikh Thani Bin Abdullah ha stanziato 8,24 milioni di dollari per progetti caritativi nel Paese e all’estero. Metà della somma servirà ad offrire banchetti in 14 differenti luoghi per 100 mila operai a basso reddito, compresi i non musulmani.
Ayed Al Qahtani, direttore della fondazione, ha dichiarato: “ Si tratta di un gesto di carità. Non importa che stranieri non musulmani partecipino a questo programma”.