Papa: Pio X, il papa del catechismo e dell’unione personale con Cristo
Benedetto XVI dedica l’udienza di oggi al papa Giuseppe Sarto, che ha dato il nome al catechismo per i fanciulli. Personalità umile, semplice, pieno di carità verso i più bisognosi. Da papa ha aperto il campo alle riforme della curia, del codice di diritto canonico, degli studi in seminario, della liturgia. Ha spinto i fedeli ad avvicinarsi quotidianamente ai sacramenti e ha abbassato a 7 anni l’età per ricevere la Prima Comunione. All'udienza presenti alcuni gruppi dello Sri Lanka.
Castel Gandolfo (AsiaNews) – “Alla base della nostra azione apostolica, nei vari campi in cui operiamo, ci deve essere sempre un’intima unione personale con Cristo, da coltivare e accrescere giorno dopo giorno”.
 
Per Benedetto XVI è questo l’insegnamento che la vita di Pio X dà a tutta la Chiesa. Prendendo spunto dall’imminente memoria liturgica del santo “del catechismo”, nell’udienza di oggi il pontefice ha tracciato in breve alcuni tratto della vita di Giuseppe Sarto, nato a Riese (Treviso) nel 1835 da famiglia contadina e divenuto prete a 23 anni. Alla fine dell’udienza egli ha lanciato un appello per le popolazioni del Pakistan colpite dall’alluvione, di cui riferiamo a parte ( Appello di Benedetto XVI per le vittime dell’alluvione in Pakistan). All'incontro hanno partecipato anche alcuni gruppi dello Sri Lanka.
 
Nel suo impegno pastorale, Giuseppe Sarto “mostrò quel profondo amore a Cristo e alla Chiesa, quell’umiltà e semplicità e quella grande carità verso i più bisognosi, che furono caratteristiche di tutta la sua vita”. Eletto papa nel 1903, accettò questo ministero “con esitazione, perché non si riteneva all’altezza di un compito così alto”.
 
Il suo pontificato è stato sotto il segno di una profonda riforma: della curia, del codice di diritto canonico, degli studi in seminario, della formazione del popolo di Dio.
 
“Fin dagli anni in cui era parroco – spiega il papa - aveva redatto egli stesso un catechismo e durante l’Episcopato a Mantova aveva lavorato affinché si giungesse ad un catechismo unico, se non universale, almeno italiano. Da autentico pastore aveva compreso che la situazione dell’epoca, anche per il fenomeno dell’emigrazione, rendeva necessario un catechismo a cui ogni fedele potesse riferirsi indipendentemente dal luogo e dalle circostanze di vita. Da Pontefice approntò un testo di dottrina cristiana per la diocesi di Roma, che si diffuse poi in tutta Italia e nel mondo. Questo Catechismo chiamato “di Pio X” è stato per molti una guida sicura nell’apprendere le verità della fede per il linguaggio semplice, chiaro e preciso e per l’efficacia espositiva”.
 
Un altro campo di riforma è stata la liturgia e la partecipazione dei fedeli ai misteri. È stato lui a suggerire la pratica della comunione quotidiana e ad abbassare a sette anni l’età per la Prima Comunione.
 
È stato anche il papa che ha combattuto il Modernismo e ha fondato il Pontificio istituto biblico. “Gli ultimi mesi della sua vita – ha aggiunto - furono funestati dai bagliori della guerra. L’appello ai cattolici del mondo, lanciato il 2 agosto 1914 per esprimere «l’acerbo dolore» dell’ora presente, era il grido sofferente del padre che vede i figli schierarsi l’uno contro l’altro”.
 
“San Pio X  - ha concluso Benedetto XVI - insegna a noi tutti che alla base della nostra azione apostolica, nei vari campi in cui operiamo, ci deve essere sempre un’intima unione personale con Cristo, da coltivare e accrescere giorno dopo giorno … Solo se siamo innamorati del Signore, saremo capaci di portare gli uomini a Dio ed aprirli al Suo amore misericordioso e così aprire il mondo alla misericordia di Dio”.