Tokyo impone nuove sanzioni all’Iran, ma non rinuncia all’importazione di greggio
Le misure sono state approvate oggi e prevedono il congelamento di beni di 88 enti legati al programma nucleare. Decisa anche la sospensione di qualsiasi investimento nel settore petrolifero della repubblica islamica. Il Giappone resta però il maggiore importatore di greggio iraniano.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il Giappone impone nuove sanzioni economiche all’Iran, dopo la richiesta dell’Onu di inasprire le restrizioni nei confronti del regime di Teheran, soprattutto a livello di società finanziarie, per contrastare il programma nucleare iniziato a fine agosto.

Le misure sono state approvate oggi dal Gabinetto del Primo ministro Naoto Kan. Esse consistono nel congelamento dei beni di proprietà di 88 entità, 15 banche e 24 persone fisiche, legate al programma nucleare di Teheran. In precedenza Tokyo aveva già congelato beni a 75 enti e 41 individui.

E' stata anche decisa la sospensione di qualsiasi investimento nel settore petrolifero della repubblica islamica, ma per il momento le sanzioni non toccano le forniture di petrolio e il Giappone resta il maggiore importatore di greggio iraniano.  Tokyo segue la linea tenuta da Stati Uniti e Unione europea che in giugno avevano approvato una nuova serie di restrizioni in vista dell’attivazione dell’impianto nucleare di Bushehr.