Karzai invita il mullah Omar al tavolo della pace
Il presidente afgano rinnova l’invito al capo dei talebani “affinché deponga le armi e ponga fine ad attentati e violenze fratricide”. Ma il leader dei ribelli non ha mai risposto agli appelli di Kabul.

Kabul (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente afghano Hamid Karzai ha rinnovato oggi l’invito al mullah Omar perchè deponga le armi e si unisca ai colloqui di pace per mettere fine a quasi un decennio di guerra in Afganistan. “Ci auguriamo che si unisca al processo di pace, ponga fine agli attentati e alle violenze fratricide che fanno vittime tra bambini, uomini e donne afgani” ha detto Karzai durante una riunione di ministri e alti rappresentanti del governo al termine delle preghiere, nel primo giorno di Eid ul Fitr, la festa di fine Ramadan.

I ripetuti appelli che il capo di Stato ha lanciato ai talebani a partire dal 2005 sono sempre stati ignorati dai ribelli, che continuano a guadagnare terreno con la loro opera di propaganda contro l'Occidente e il nuovo potere insediatosi a Kabul. In fuga dal 2001, il mullah Omar, di cui esistono pochissime informazioni e foto, è il leader della guerriglia fondamentalista che ha governato l’Afghanistan dal 1996 alla fine del 2001. Non è stato visto in pubblico da quando il regime dei talebani è stato rovesciato in seguito agli attentati terroristici dell’11 settembre negli Stati Uniti. Le autorità statunitensi sostengono si nasconda in Pakistan, accusa che Islamabad respinge.

In questi anni di latitanza ha rifiutato ogni negoziato “fino a quando le truppe straniere a sostegno di Karzai non lasceranno il Paese”: Anche questa settimana ha messo in guardia gli americani dal continuare la guerra, garantendo che “la vittoria della nazione islamica è ormai imminente”. In un’email, attribuita al mullah, pubblicata sui siti internet jihadisti in occasione della fine del Ramadan e pubblicata da Site Intelligence Group, il leader dei talebani ha esortato i suoi seguaci a evitare di colpire i civili, direttiva che secondo i comandanti statunitensi i talebani ignorano frequentemente.