Islamabad (AsiaNews) – Sono arrivati in Pakistan nel primo pomeriggio di ieri, contestati dai tifosi, i 3 giocatori nazionali di cricket accusati di avere accettato denaro per giocare male e far perdere la squadra.
All’aeroporto di Lahore alcune centinaia di tifosi li aspettavano con cartelli di protesta. Ma per ragioni di sicurezza i tre - Salman Butt, Mohammad Asif e Mohammad Amir – sono stati fatti uscire di nascosto e accompagnati nelle loro lussuose case che, secondo le accuse, non sono spiegabili con i pur elevati compensi che ricevono come giocatori.
Ieri si era diffusa la notizia che Mohammad Asif volesse chiedere asilo in Gran Bretagna, per evitare di tornare a casa e affrontare l’ostilità di quella stessa gente che fino a pochi giorni fa lo osannava, ma soprattutto per timore di vendette della criminalità. Desta infatti perplessità l’immediato ritorno dei giocatori, peraltro sospesi dalla squadra, anche se Rehman Malik, ministro pakistano dell’Interno è intervenuto per spiegare che sono per celebrare la festività islamica per la fine del Ramadan e su richiesta del Pakistan Cricket Board. Pare che Scotland Yard si sia opposta alla partenza e sia stata necessaria una dichiarazione scritta di Rehman Malik che i tre sarebbero tornati in Gran Bretagna se richiesti per le indagini.
La stampa britannica dice che ieri il giocatore è stato visto parlare a lungo con un legale esperto in materia di immigrazione, notizia non smentita. Peraltro egli, per ottenere asilo, avrebbe dovuto dimostrare che in Pakistan sarebbe in pericolo di vita: quindi, avrebbe dovuto ammettere proprio quei collegamenti con la criminalità organizzata e il mondo delle scommesse clandestine che i 3 giocatori negano con fermezza.
Nel povero Pakistan il cricket è sport nazionale ed è grande l’orgoglio di competere con i più forti Stati mondiali. I 3 giocatori sono accusati dal settimanale inglese News of the World di avere ricevuto dei soldi per favorire la vittoria dell’Inghilterra nel quarto match del confronto fra le due nazionali, vinto nettamente dagli inglesi con un inning e 225 punti di vantaggio. L’accusa si basa su testimonianze e su un video. Si parla di un vero giro di scommesse clandestine di elevatissimo volume. Tali accuse potrebbero portare a una dura condanna penale, oltre alla radiazione dallo sport professionista. Intanto l’International Cricket Council ha messo i 3 sotto accusa e li ha sospesi in via cautelare. Peraltro molti tifosi sono solidali verso i giocatori e parlano di accuse false fabbricate da media britannici, magari d’accordo con la rivale di sempre, l’India.
Nei giorni scorsi i giocatori sono stati sentiti dalla polizia britannica e sono in corso accertamenti sulle chiamate fatte e ricevute dai loro telefoni cellulari e i loro conti bancari. In ogni caso, desta sospetti l’altissimo tenore di vita dei tre. Salman Butt, capitano della squadra, guadagna molto: ma non sono giustificabili le tre case di Lahore e la villa a due piani, dal valore di 300.000 sterline, che possiede in città. Mohammad Asif, che proviene da una famiglia povera, ha quattro proprietà a Lahore, compresa una villa in stile italiano da 650.000 sterline, un’altra a Karachi e una sesta a Shikhupura. Mohammad Amir ha soltanto 18 anni, e una proprietà a Lahore.