Singapore (AsiaNews) – Nell’arcidiocesi di Kota Kinabalu (Regione di Sabah - East Malaysia), anche i sordomuti “ascoltano” la Buona Novella. Ogni domenica nella cattedrale del Sacro Cuore la messa è infatti animata da un gruppo di volontari che utilizza il linguaggio dei segni per far ascoltare anche chi non può, canti, letture, Vangelo e omelia. Organizzato dalla locale comunità cattolica di non udenti, il servizio è attivo da oltre 20 anni e ha lo scopo di aiutare sordi e muti a partecipare alla messa domenicale.
“La traduzione avviene a una velocità impressionante”, afferma Irene Gubud, 38 anni, non udente, che da otto anni frequenta la cattedrale. Essa aggiunge che solo i parrocchiani sordomuti possono rendersi conto se la qualità della traduzione è buona, soprattutto nei casi in cui il prete utilizza un linguaggio complesso. Quindi secondo la donna i volontari sono ben addestrati.
Grazie a questa iniziativa sono circa 80 le persone non udenti che ogni domenica frequentano la messa. Molti di loro sono bambini, che vivono dai villaggi lontani dalla città e raggiungono la cattedrale con il bus navetta offerto dalla parrocchia.
Una parrocchiana di nome Maria, afferma ad AsiaNews che “per mio figlio l’iniziativa è stata fondamentale per seguire la messa. In un'altra chiesa che offre lo stesso servizio, la traduzione in gesti non era buona e il bambino non riusciva a capire. “Nella cattedrale – continua – i segni sono più facili da seguire e mio figlio ora capisce messa e omelia”. Nello regione di Sabah la comunità cristiana rappresenta circa il 30% della popolazione.