Vietnam: incarcerati 17 Montagnard

Colpevoli di "aver minacciato la sicurezza pubblica" durante le manifestazioni di Pasqua


Hanoi (AsiaNews/Ap) – Il Vietnam ha condannato 17 Montagnard fino a 10 anni di detenzione per aver minacciato la sicurezza e l'unità nazionale durante le proteste avvenute la vigilia di Pasqua di quest'anno. Fonti ufficiali hanno reso noto oggi che, la scorsa settimana, nella provincia di Dak Nong, il Tribunale provinciale del popolo, in seguito a 3 processi distinti, ha condannato alcuni abitanti dell'altopiano centrale del Vietnam, i cosiddetti Montagnard, dai 3 ai 10 anni di carcere. I 17 sono accusati di aver costretto persone della loro etnia a scappare nella vicina Cambogia e aver convinto altri Montagnard a unirsi alla protesta pasquale, causando disordini pubblici e andando contro la polizia del Partito comunista e il governo.

Lo scorso weekend di Pasqua decine di migliaia di tribali degli altopiani, cristiani protestanti, sono scesi in piazza nelle province di Daklak, Dak Nong e Gia Lai per protestare in modo pacifico contro la repressione religiosa del governo e la continua confisca delle loro terre. Secondo organizzazioni internazionali per i diritti umani, 10 manifestanti sono morti negli scontri con la polizia; Hanoi ha dichiarato che solo 2 persone sono riamaste uccise, perché colpite dalle pietre lanciate dagli altri  protestanti.

Sono almeno una dozzina i Montagnard incarcerati nella province di Daklak e Gia Lai accusati di essere coinvolti nelle manifestazioni; più di 500 quelli fuggiti in Cambogia e ora sotto la protezione Onu per i rifugiati.

Gran parte degli indigeni Montagnard sono cristiani protestanti. Da anni essi subiscono esproprio di terre e persecuzione religiosa da parte del governo. Durante la guerra del Vietnam i Montagnard, nel tentativo di creare uno stato autonomo, si schierarono al fianco degli Stati Uniti.