Con un richiamo a genitori e figli, celebrata a Bangkok la Giornata della gioventù
di Weena Kowitwanij
Da 25 anni, il 20 settembre è dedicato ai giovani thailandesi, per ricordare loro il futuro e i compiti che li aspettano. Il saluto del premier Abhisit e del vescovo Charatsri.

Bangkok (AsiaNews) – Da quando le Nazioni Unite proclamarono il 1985 Anno mondiale della gioventù, la Thailandia ha fissato la Giornata nazionale della gioventù il 20 settembre, giorno natale di re Rama V (o re Chulanlongkorn) e di re Rama VII (o re Ananda Mahidol, fratello maggiore dell’attuale regnante re Bhumibol Adulayadej, dinastia Chakri). Quest’anno è stato celebrato la 25ma Giornata della gioventù.

I due re regnarono quando erano giovani, memento per i giovani thailandesi di quanto possono fare per il loro Paese, di cui sono il futuro.

Nel 1985 l’Onu indicò quale tema dell’Anno della gioventù: Partecipazione, sviluppo e pace, quali obiettivi per ogni giovane per essere capace di assumere un ruolo sociale attivo, di sviluppare le capacità proprie e della società e di costruire insieme un  mondo fondato sul rispetto della dignità e dei diritti di tutti.

Quest’anno il premier Abhisit Vejjajiva ha incontrato una rappresentativa dei giovani per parlare dei problemi attuali. E ha espresso il desiderio che i giovani, futuro della nazione, “per prima cosa migliorino se stessi nella capacità di essere corretti verso gli altri, fieri di se stessi, di imparare diffondere e conservare la cultura Thai, di non sprecare e di rendersi utili alla società e alla Nazione”, seguendo “i genitori che li rendono persone capaci e corrette”.

I giovani hanno ringraziato il premier e lo hanno ricordato come occorra fare di più per i disabili e per i problemi di ogni comunità.

Ratchata Sriboonat, presidente dell’Organizzazione nazionale giovani, ha ricordato il rischio che ci siano “studenti eccellenti, ma incapaci a contribuire allo sviluppo del Paese. Capaci, ma privi di una propria moralità”.

Wallop Tangkananurak, direttore della Fondazione bambini creativi, ha concordato che il problema sono “i cattivi esempi dati dagli adulti ai giovani”.

Mons. Silvio Siripong Charatsri, presidente della Commissione cattolica per i laici, ha diffuso un messaggio per ricordare che questa giornata è importante non solo per i giovani, ma anche per chi opera insieme a loro, chiedendo agli adulti di attribuire la giusta importanza ai giovani e ai giovani di non perdere i valori e l’entusiasmo della loro età. Ha ricordato l’invito di Gesù al giovane ricco a seguirlo, per giungere alla vita eterna, che “è un invito a quel giovane ad essere coraggioso, a lasciare ogni cosa e a seguirLo”. “Con la stessa parola di Gesù: seguimi – ha concluso il prelato – vorrei che accoglieste l’invito di Gesù alla gioia e a vivere una vita fruttuosa di fatti concreti”.

Quest’anno l’argomento affrontato dai giovani cattolici è: “Il giovane condivide le Parole di Dio e vivi la vita Eucaristica”.