Sam Rainsy, oppositore di Hun Sen, condannato a 10 anni di prigione
Rainsy è in esilio volontario in Francia e la condanna ritarda il suo ritorno. Secondo il partito di opposizione la Cambogia cede territorio al Vietnam, urtando il nazionalismo khmer. La condanna sembra un modo per eliminare l’opposzione.
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – Sam Rainsy, leader dell’opposizione cambogiana, è stato condannato a 10 anni di prigione: è colpevole di aver manipolato documenti e l’informazione per il pubblico.
 
Il governo accusa Rainsy di aver alterato carte geografiche per mostrare che il Vietnam è entrato in territori cambogiani. Il partito di Rainsy afferma che Phnom Penh ha ceduto territori di confine al potente vicino.
 
Raisny è stato condannato in absentia, essendo egli fuggito in Francia in esilio volontario, per sfuggire alle pressioni e violenze del partito del premier Hun Sen.
 
Rainsy cerca da anni di sfidare la politica di Hun Sen, ma ha sempre perso alle elezioni accusando il partito del premier di abusi, manipolazioni e uccisioni mirate. Nelle ultime settimane stava pianificando il suo ritorno in patria, ma la condanna rischia di mantenerlo ancora fuori dalla Cambogia per diversi anni.
 
Il problema dei confini fra Vietnam e Cambogia è un tema molto sensibile per i cambogiani che vedono i vietnamiti come la causa dei loro guai nel recente passato (guerra, Khmer rossi, e ora colonizzazione economica).
 
I confini fra i due Paesi non sono mai stati molto precisi. Nel 2006 i due governi hanno tentato di definirli  e ciò è avvenuto a spese di alcuni gruppi di cambogiani, che hanno perso le loro terre di frontiera. Rainsy ha cercato di spingere alla protesta, sollevando il senso nazionalistico dei cambogiani (v. foto)ed è stato accusato di manipolare le carte geografiche.
 
Il partito di Rainsy accusa il governo di Phnom Penh di usare il sistema giudiziario per mettere a tacere ed eliminare l’opposizione.