Scontri a Gerusalemme est, mentre sono in stallo i dialoghi fra Netanyahu e Abbas
Centinaia di giovani palestinesi si sono scontrati con la polizia israeliana a Issauia, Silwan, Wadi Joz, Ras al-Amud. Israele disposto a un “compromesso” sulle colonie, ma non alla crescita zero. Abbas chiede il congelamento totale. Obama spinge per il prolungamento della moratoria sugli insediamenti.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Per la terza giornata consecutiva, giovani palestinesi si sono scontrati con la polizia israeliana nei quartieri di Gerusalemme est. Diverse centinaia di giovani hanno lanciato pietre contro le forze di sicurezza nel quartiere di Issauia, mentre sono continuati incidenti minori a Silwan, Wadi Joz, Ras al-Amud.
 
La tensione è cresciuta dopo l’uccisione di un palestinese nel quartiere di Silwan da parte di una guardia in difesa dei coloni israeliani, avvenuta tre giorni fa. Ieri si è pure diffusa la notizia che un bambino palestinese sarebbe morto per asfissia dopo il lancio di un lacrimogeno da parte della polizia israeliana.
 
Diciotto palestinesi sono stati arrestati. Fra essi figurano personalità di Fatah, legati al presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas. Alcuni di loro hanno dichiarato di voler difendere i palestinesi contro le prevaricazioni dei coloni.
 
In diverse zone di Gerusalemme est crescono gli insediamenti israeliani eliminando la presenza dei palestinesi, ricorrendo spesso a espropri ed espulsioni.
 
Proprio la questione degli insediamenti dei coloni su terreno palestinese (a Gerusalemme est e nella West Bank) rischia di arenare i dialoghi fra il premier Netanyahu e Abbas a New York.
 
Sotto la pressione internazionale e soprattutto del presidente Barack Obama, Israele si dice pronta a un “compromesso” sulle colonie. Ma – ha precisato un responsabile – “non si può avere zero costruzioni”. La parte palestinese invece esige un blocco totale degli insediamenti illegali.
 
Il premier Netanyahu sembra però impossibilitato a fare concessioni sulle colonie, essendo sostenuto da partiti che invece propugnano la loro espansione. Una moratoria sugli insediamenti dei coloni – che negli ultimi 10 mesi ha frenato solo in parte lo sviluppo – sta per scadere alla fine del mese. Obama chiede a Israele il prolungamento della moratoria.