Ortodossi russi ringraziano l’ex sindaco di Mosca silurato da Medvedev
di Nina Achmatova
Dopo il licenziamento di Yuri Luzhkov da parte del Cremlino, la comunità ortodossa ricorda le “buone iniziative” dell’ex primo cittadino e auspica che la nuova amministrazione non dimentichi che “Mosca è la terza Roma”.
Mosca (AsiaNews) – Rappresentanti della comunità ortodossa russa ringraziano l’ex sindaco di Mosca Yuri Luzhkov per aver aiutato la Chiesa nei suoi 18 anni di governo come primo cittadino della capitale. Ieri Luzhkov è stato licenziato dal presidente Dmitri Medvedev dopo settimane di una pesante campagna stampa contro lui e la moglie, l’oligarca del cemento Yelena Baturina, accusati di essersi arricchiti alle spalle dei cittadini. Tutte accuse note ai moscoviti, ma che per la prima volta sono uscite allo scoperto sui media di Stato.
 
In un comunicato ufficiale, i rappresentanti della “Corporazione dell’azione ortodossa” scrivono: “Non importa cosa dicono, noi siamo grati a Yury Mikhailovich per averci ridato la Cattedrale di Cristo Salvatore, quella di Nostra Signora di Kazan, il palazzo dello zar Alexej Mikhailovic e altri luoghi: ora qui tutto è pulito e ristrutturato”.
 
Sotto l’amministrazione del sindaco alcune delle chiese e delle proprietà terriere confiscate dal potere sovietico sono state restituite alla Chiesa ortodossa.
Allo stesso tempo i fedeli ricordano la necessità di realizzare i progetti esistenti per la costruzione di nuove chiese nei nuovi quartieri di Mosca. I firmatari del documento auspicano che il nuovo sindaco non dimentichi tali iniziative: “Abbiamo bisogno di un sindaco che capisca chiaramente
Che Mosca è la terza Roma!”.
Nel comunicato, inoltre, si evidenziano le attese che la nuova amministrazione introduca i corsi di cultura ortodossa nelle scuole di Mosca.
 
Fino alla nomina di un sostituto, la poltrona di sindaco di Mosca è retta ad interim dal vice di Luzhkov, Vladimir Risin.