Uccisa dai rapitori l’operatrice britannica rapita a settembre
Secondo fonti ufficiali, è stata uccisa durante un blitz per liberarla. I rapitori avevano minacciato di ucciderla, se non fossero subito cessate le ricerche.

Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Linda Norgrove, la cooperatrice britannica rapita in Afghanistan il 26 settembre, è stata uccisa ieri dai suoi rapitori durante un blitz per liberarla. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri britannico William Hague in un comunicato.

Hague ha detto che la donna “è stata uccisa dai suoi rapitori nel corso di un tentativo per liberarla”. In base alle notizie avute, era stato ritenuto che “la miglior possibilità per Linda fosse tentare di liberarla”. “La responsabilità per questo tragico epilogo ricade in modo completo sui rapitori”.

La donna, originaria dell’Isola di Lewis (Scozia), da anni lavorava in Afghanistan ed era impiegata come operatrice umanitaria per la ong statunitense Development Alternative Inc.

E’ stata rapita nell’isolata provincia orientale di Kunar, mentre viaggiava in automobile. Con lei sono stati rapiti 3 collaboratoti afghani, poi rilasciati.

Dopo il suo rapimento sono subito iniziate ricerche accurate, con l’aiuto di leader tribali, anche per impedire che potesse essere portata oltre frontiera nella provincia pakistana del Waziristan, vera roccaforte dei terroristi talebani.

Ieri i rapitori, ritenuti collegati ai terroristi talebani, avevano fatto sapere che la avrebbero uccisa, se non fossero state subito sospese le ricerche.

Poi nella sera di ieri c’è stato il blitz per liberarla delle forze Usa, insieme a consiglieri britannici.