Primo ministro: "no a osservatori per le elezioni in Libano"

Beirut (AsiaNews/Agenzie) - Non c'è bisogno di osservatori internazionali per sorvegliare le prossime elezioni libanesi. L'ha detto il primo ministro libanese Omar Karame, al rientro da una visita a Damasco, respingendo così una richiesta avanzata dal patriarca maronita, card. Nasrallah Sfeir.

"Abbiamo - ha affermato Karame, per motivare il suo rifiuto - media molto forti e gli ambasciatori stranieri godono di totale libertà di movimento. Tutto si farà nella più grande trasparenza".
Rispondendo ad una domanda sull'esecuzione della risoluzione 1559 del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul ritiro dei 14.000 soldati siriani presenti nel Paese, Karame ha riconosciuto che essa è causa di "disaccordo" in Libano e che proprio le elezioni mostreranno ciò che il popolo libanese desidera.

Il primo ministro ha riconosciuto che la risoluzione gode di "legittimità internazionale", ma la sua esecuzione ha bisogno "di tempo e circostanze speciali". Sul ritiro delle forze siriane "non si può andare troppo velocemente, perché ciò può portare alla destabilizzazione del Libano".