Ministro cinese: "Il vertice Apec ha ampliato gli orizzonti commerciali"

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - "Il primo viaggio del presidente Hu Jintao in America Latina è stato un successo: ha favorito un'espansione dei legami commerciali con i paesi sudamericani e ha rafforzato l'idea che i movimenti indipendentisti di Taiwan sono una minaccia per la regione pacifico-asiatica". Lo ha affermato ieri il ministro cinese degli esteri Li Zhaoxing.

Tracciando un bilancio della 12 giorni in Brasile, Argentina, Cile e Cuba, il ministro sostiene di aver ricevuto l'appoggio generale sulla questione Taiwan. "Il presidente Hu Jintao ha più volte sottolineato che i movimenti e le iniziative prese dal governo locale volte ad ottenere l'indipendenza, sono la più seria minaccia per la pace e la stabilità dell'intera regione pacifico-asiatica".

Il ministro cinese degli esteri non ha voluto commentare l'incontro fra Hu Jintao e il presidente americano George Bush al forum Apec in Cile, nel quale si è discusso di Taiwan. Durante il vertice il presidente Hu Jintao ha parlato anche con il delegato di Taiwan, Lee Yuan-Tse, ma non si sono registrati progressi significativi nei rapporti fra le parti. "L'incontro è stato troppo breve - ha dichiarato Yuan-Tseh, premio Nobel per la chimica nel 1986 - e le posizioni restano distanti: c'è la buona volontà di entrambi per raggiungere un accordo, ma non abbiamo potuto parlare di questioni di cruciale importanza".

Il viaggio in sudamerica non è servito per risolvere i problemi con Taiwan, ma ha favorito uno sviluppo significativo nel commercio estero cinese. "Abbiamo aperto la porta - sottolinea Li Zhaoxing - per una futura cooperazione fra la Cina e l'America Latina".

Nel corso del vertice 39 compagnie cinesi hanno siglato accordi commerciali, economici e finanziari con i Paesi sudamericani; molti di questi riguardano la fornitura di energia e materie prime necessarie per sostenere la crescita dell'economia cinese.