P. Pizzaballa: "c'è un clima di profonda incertezza"
Elezioni interne a Fatah per una leadership unitaria.

Gerusalemme (AsiaNews) - In Palestina "c'è un clima di profonda incertezza e non è possibile al momento immaginare quali potranno essere gli scenari futuri". Padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, definisce così, parlando con AsiaNews, la realtà attuale della regione, mentre Kadoura Fares, ministro per il gabinetto palestinese informa che  " il neo-presidente dell'Olp Abu Mazen intende fissare entro il fine settimana elezioni interne al partito".  Fares  ribadisce la volontà del leader dell'Olp di trovare una soluzione definitiva al contenzioso con l'ala giovane di al Fatah, che pretende maggior potere e sostiene Marwan Barghouti alla presidenza dell'Anp.

L'ex premier palestinese intende convincere Barghouti, detenuto nelle carceri israeliane con una condanna a 5 ergastoli, a rinunciare alla presidenza. In giornata Kadoura Fares dovrebbe recarsi in carcere per portare a Barghouti il messaggio di Abu Mazen, ma il leader Tanzim sembra sempre più deciso a candidarsi ignorando gli inviti del presidente.

Il partito Fatah è spaccato in due fazioni e vive una profonda crisi interna: la vecchia guardia sostiene Abu Mazen e afferma che la sua candidatura è l'unica che verrà accettata. L'ala più giovane del partito non condivide la scelta, ritenendola un'imposizione e ribadisce il suo appoggio per Barghouti.
Le nuove divisioni potrebbero favorire scontri e violenze, a dispetto dei ripetuti appelli del presidente all'unità e alla calma . Egli ha affermato di voler bloccare i violenti attacchi dei miliziani palestinesi e restaurare il processo di pace con Israele. "Agiremo in modo risoluto contro chiunque
violi la legge: vogliamo dare sicurezza ai nostri cittadini", ha detto, impegnandosi a guidare il  Paese "verso una nuova era".

Dal canto suo p. Pizzaballa, guardando all'attuale momento sottolinea che "non c'è stato un aumento delle violenza, ma non si può escludere che la situazione peggiori". In seno alla leadership palestinese è in atto un passaggio dei poteri; una lotta interna per il comando che è stata "accelerata dalla morte repentina di Arafat. Ora bisogna vedere come si comporterà la nuova dirigenza e quale sarà la risposta della popolazione in occasione delle elezioni presidenziali del prossimo gennaio". Secondo il custode di Terra Santa ci sono "diversi scenari possibili: la nuova dirigenza potrebbe favorire il dialogo di pace con Israele, ma adesso è troppo presto per fare previsioni". (DS)