Seggi aperti in Giordania per le elezioni parlamentari
Alle urne si recano 2,5 milioni di persone. Prevista bassa affluenza dei giordani di origine palestinese. Boicottaggio del partito d’opposizione Islamic Action Front, dopo le accuse di frode che hanno colpito il governo dopo le elezioni del 2007.

Amman (AsiaNews/Agenzie) – Aperti oggi i seggi in Giordania per le elezioni parlamentari. Circa 2,5 milioni di elettori sono attesi alle urne per scegliere tra 763 candidati – di cui 134 donne – i futuri 120 deputati chiamati a formare la camera bassa del Parlamento. Il voto chiuderà alle 19, ma potrebbe essere prolungato di due ore se necessario. La conta inizierà subito dopo, e i primi risultati sono attesi già in serata.

Le elezioni sono state boicottate dal più forte partito d’opposizione, l’Islamic Action Front (Iaf), ritiratosi dopo che a maggio è stata approvata una nuova legge elettorale. Secondo i dirigenti dello Iaf, il partito politico dei Fratelli musulmani, la nuova legge ha l’obiettivo di limitare il loro peso elettorale.

Il primo ministro Samir Rifai ha promesso elezioni “libere e trasparenti”, a differenza di quelle del 2007, macchiate dalle accuse di frode, che hanno spinto re Abdullah II a sciogliere la Camera a metà mandato l’anno scorso. Quasi 40mila forze di polizia e dell’esercito sono state dispiegate in tutto il Paese per garantire alle persone di andare a votare.

Le elezioni si tengono nel 5° anniversario degli attacchi terroristici contro tre hotel di Amman, dove sono rimaste uccise 60 persone. Per il premier Rifai questo è un “messaggio di sostegno alla democrazia contro tutte le forme di terrorismo”.