Oslo a Pechino: “Mandate Liu Xia a ritirare il Nobel del marito”
La Commissione che assegna il prestigioso riconoscimento “spera” in un ripensamento delle autorità cinesi. L’alternativa è quella di assegnare il Premio a un delegato del dissidente, che sta scontando 11 anni di galera. I Paesi Ue sfidano la Cina: parteciperanno alla cerimonia del 10 dicembre.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Commissione norvegese che ha assegnato il Premio Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo, docente universitario e autore del manifesto democratico Carta ’08, spera che la Cina permetta alla moglie di ritirare il Premio. Liu Xia, la donna, è infatti sottoposta ai domiciliari sin dall’assegnazione del prestigioso riconoscimento al marito.

Il segretario della Commissione, Geir Lundestad, dice: “So che la situazione non si normalizzerà da un giorno all’altro, ma speriamo che le autorità cinesi permettano questa soluzione”. Qualora non si riuscisse ad avere alla cerimonia né Liu Xiaobo - che sta scontando una condanna a 11 anni per “sovversione” - né la moglie, la Commissione “attende che venga indicato dal vincitore un suo delegato”. Se neanche questo avvenisse “andremo avanti lo stesso, ovviamente senza consegnare la medaglia e la somma di denaro”.

Pechino sta facendo di tutto per tenere sotto tono la cerimonia. Il governo ha chiesto alle nazioni occidentali di non partecipare e sta bloccando in patria attivisti e dissidenti che potrebbero recarsi a Oslo per commemorare Liu. Tuttavia, almeno per ora, la manovra sta funzionando solo in parte: se infatti continua la raffica di arresti contro i dissidenti, diversi Paesi Ue hanno deciso di partecipare alla cerimonia. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri francese, che ha respinto l’appello della Cina.

Oltre alla Francia, che invierà il suo ambasciatore, hanno già confermato ufficialmente la partecipazione anche Germania, Svezia e Paesi Bassi. “La Francia è sempre stata rappresentata dal suo ambasciatore in Norvegia alla cerimonia dei premi Nobel di Oslo e questa tradizione continuerà anche quest’anno”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri francese, Bernard Valero.