Genitori delle vittime per il latte alla melamina: arrestate anche noi
Forte protesta pubblica per la condanna di Zhao Lianhai, “colpevole” di avere difeso i diritti delle vittime. Lo Stato mostra di non tollerare contestazioni. Ma i genitori si dicono pronti a tutto, per difendere i diritti dei figli.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Proteste pubbliche delle famiglie i cui figli sono infermi per avere bevuto il latte alla melamina, dopo la condanna di ieri di Zhao Lianhai (nella foto), che ha difeso i loro diritti. Numerosi attivisti e almeno 4 padri dei bambini malati hanno manifestato davanti al tribunale di Daxing, a Pechino, gridando di arrestarli a loro volta.

Hanno gridato che “Il governo è colpevole. [Il governo] non  si prende le sue responsabilità”.

Nel 2008 il latte in polvere di numerose primarie ditte casearie, destinato ai neonati, è risultato contenere quantità nocive di melamina, sostanza utilizzata nell’industria plastica ma velenosa per l’uomo. La sua molecola è simile a quella della proteina, per cui può far sembrare l’alimento ricco di nutrimento, anche se non lo è. Almeno 6 bambini sono morti e altri 300mila sono stati avvelenati dal latte contaminato e hanno riportato gravi danni ai reni, anche permanenti.

La figlia di 5 anni di Zhao è tra le vittime. L’uomo ha creato un sito web per denunciare i rischi presentati dal latte contaminato alla melamina e per sollecitare la punizione di tutti i responsabili e il risarcimento alle famiglie. Per questo è in carcere dal novembre 2009 e ieri è stato condannato a 2 anni  e mezzo di prigione per “avere gridato slogan e per riunione illegale per creare disordine sociale”.

Il governo dapprima ha promesso di risarcire le famiglie e coprire ogni spesa medica, ma poi si è limitato a indennizzi del tutto insufficienti pure per le cure mediche. Molti tribunali hanno rifiutato di prendere in carico le cause per danni promosse dalle famiglie. Alcuni studi legali che assistevano i genitori hanno ricevuto pressioni per rinunciare all’incarico. Le autorità appaiono voler considerare chiusa la vicenda, anche se i bambini hanno danni permanenti.

Ma la famiglia di Zhao dice che continuerà la battaglia. Ieri Zhao Pengrui, il figlio malato, ha tenuto avanti al tribunale un cartello con scritto “Papi torna a casa”.

Il suo avvocato Li Fangping commenta che “è un tentativo di sopprimere le attività per i diritti delle vittime del latte”, spiega che giudice e procuratore hanno cercato più volte di convincere Zhao a dichiararsi colpevole. Ha aggiunto che la famiglia di Zhao ha gravi difficoltà economiche, a seguito della detenzione.

Peng Jian, altro legale di Zhao, dice che questa sentenza “è come dire alla gente di non interessarsi della giustizia sociale e della responsabilità”.

Zhu Fuxiang, un dimostrante, ha osservato che “Zhao ha aiutato e salvato migliaia di bambini vittime e i loro genitori, ma è stato trattato lui come un colpevole”.

Xiang Qingyu viene da Lianyungang (Jiangsu), suo figlio di 5 anni ha bevuto latte della Shengyuan, una delle ditte colpevoli, e ora ha calcoli ai reni e necessita di cure costose. Osserva che “Zhao ha protestato non per ragioni personali ma solo per il diritto di sopravvivere di migliaia di bambini” “che stanno ancora soffrendo”. “Questa dura sentenza non ci spaventa. Per proteggere i nostri bambini, non ci tireremo mai indietro. Piuttosto andiamo in carcere con Zhao”.

Zhou Xiong, il cui figlio pure ha calcoli renali, ha detto alla Cable TV che continuerà a combattere per le vittime del latte alla melamina, anche se verrà incarcerato per anni.

“Non possiamo accettare [questa condanna], gli fa eco l’attivista Liu Linna. “Zhao ha solo difeso il confine limite: il diritto di sopravvivere e di stare in salute. E’ un diritto base”.

Ancora maggiori le proteste su internet. Zhang Hui ha scritto su Twitter: “Le ditte casearie hanno avvelenato il latte e il sistema legale avvelena la società”.

Zhao Lanhai, professore di Scienze politiche e diritto presso l’Università di Cina, commenta a Radio Free Asia che “le autorità hanno paura che Zhao sia un punto di riferimento per tutti i genitori dei bambini colpiti dallo scandalo del latte, per fare una protesta collettiva e destabilizzare il regime. La pesante sentenza vuole mantenere la stabilità del regime”. Ritiene difficile che l’appello mitighi la condanna.