Cina e Russia scambiano in rubli e yuan, addio al dollaro Usa
I premier dei due Paesi concordano di fare scambi con le loro valute, per affermarne l’importanza a scapito del dollaro. Intanto i due Stati partecipano all’incontro della Sco in Tagikstan, per aumentare i rapporti economici e per la sicurezza nell’Asia Centrale.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Cina e Russia partecipano da giovedì a Dushanbe (Tagikistan) al 9° incontro dei primi ministri dei Paesi della Shanghai Cooperation Organisation (Sco), per la cooperazione per la sicurezza e l’economia nell’Asia Centrale. Intanto Mosca e Pechino hanno deciso di effettuare scambi commerciali nelle loro valute (rublo e yuan) anziché in dollari Usa come fino ad ora.

I Paesi Sco (Russia, Cina, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan e Uzbekistan) sono d’accordo nell’aumentare la cooperazione nella regione contro il terrorismo e l’estremismo, soprattutto di matrice religiosa, come ha ribadito li segretario generale Sco Muratbek Imanaliev. La Cina cerca nei Paesi confinanti soprattutto aiuto contro il Movimento Islamico per il Turkestan Orientale, che accusa di terrorismo nella regione dello Xinjiang.

Peraltro lo Sco, sorto come cooperazione per la sicurezza, assume sempre più il carattere di foro privilegiato per la collaborazione anche economica tra gli Stati dell’Asia centrale. Vari altri Paesi, come India e Iran, da tempo partecipano agli incontri in previsione di un possibile loro ingresso nel gruppo. Il premier cinese Wen Jiabao si è incontrato con il presidente tagico Emomali Rahmon per decidere maggiori rapporti per scambi commerciali, elettricità, trasporti, minerali e sorveglianza del confine.

Il premier cinese ha anche proposto di fondare una Banca per lo sviluppo dello Sco, che dovrebbe curare investimenti e benefici comuni, così da rinsaldare e facilitare gli accordi commerciali. Questa banca darebbe di fatto anche maggior peso e convertibilità alle valute dei rispettivi Paesi.

Nei giorni scorsi Wen, in visita in Russia, e il premier russo Vladimir Putin hanno annunciato che i due Paesi effettueranno gli scambi commerciali nelle loro valute, anziché con il dollaro Usa. Il dollaro per decenni è stato la valuta di riferimento mondiale, mentre rublo e yuan erano poco usati negli scambi perché poco accettati in campo internazionale e aventi valori di cambio fissati dai governi in modo non corrispondente alle leggi di mercato.

Dopo la crisi finanziaria globale e le forti perdite del dollaro, gli Stati sperimentano alternative.

Putin ha detto che questo accordo “riflette il consolidamento dei sistemi finanziari di entrambi i Paesi”. Anche se queste valute sono ancora sottratte alle leggi del mercato, comunque Mosca e Pechino sono ora partner commerciali importanti e ambiti. Dal 22 novembre il rublo è scambiato contro lo yuan nel mercato interbancario cinese e da dicembre lo stesso sarà reso possibile in Russia. I due Paesi vogliono anche collaborare per assumere un maggior peso internazionale, pure a danno degli Stati Uniti, ponendo le loro valute come alternative al dollaro.

A lato di questo accordo ci sono stati accordi tra ditte cinesi e russe per un valore di 8,5 miliardi di dollari. Nel 2008 gli scambi commerciali bilaterali erano di 55 miliardi di dollari, ma la crisi li ha fatti scendere a 39,5 miliardi nel 2009.