Il governo turco rende l’orfanotrofio di Buyukada agli ortodossi
La consegna degli atti di proprietà dell’edificio, situato sull’isola del Principe, al Patriarca potrebbe avvenire oggi stesso. La Corte europea per i diritti umani ha decretato nel giugno 2010 che l’orfanotrofio doveva essere restituito. Domani il Patriaracto celebra la festa di Sant’Andrea alla presenza di una delegazione vaticana.

Istanbul (AsiaNews/Agenzie) – Sono terminate le procedure per il passaggio di proprietà dallo stato al Patriarcato ecumenico dell’orfanotrofio di Buyukada, dicono fonti turche, e la consegna degli atti potrebbe avvenire oggi stesso, alla vigilia della festa di Sant’Andrea, un giorno di particolare solennità per la chiesa ortodossa in Turchia. Alle celebrazioni nella sede del Fanar sarà presente anche una delegazione della Santa Sede, guidata dal neo-cardinale Kurt Koch, responsabile del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità fra i cristiani.

Il legale del Patriarcato, Cem Sofuoğlu, ha detto che il passaggio di proprietà dell’orfanotrofio segnerebbe la prima volta in cui un caso di proprietà contestata da parte di minoranze è stato risolto senza un contenzioso giudiziario. “Stiamo assistendo a una prima volta nella storia della repubblica turca. Se non ci fosse una volontà politica non si arriverebbe a una simile conclusione perché il caso andrebbe all’alta Corte di appello e sfortunatamente una decisione in favore delle minoranze non sarebbe possibile”.

Dopo il pagamento di 150 lire turche all’Ufficio del Demanio dell’Isola del Principe, Sofuoğlu andrà al Patriarcato, nel quartiere di al Fanar, e consegnerà l’atto al Patriarca. L’avvocato ha detto che sia il ministero della Giustizia che quello degli Esteri hanno giocato un ruolo importante per giungere a questa conclusione. E ha notato che la Turchia ha ottemperato al suo impegno con la Corte europea dei diritti umani e ha completato nel periodo di tre mesi le procedure definite dalla Corte. “Speriamo che d’ora in poi decisioni analoghe a questa non verranno ostacolate, e che i nostri tribunali la prendano ad esempio”. La Corte europea aveva emanato il suo giudizio nel giugno del 2010. L’edificio dell’orfanotrofio, uno dei più grandi in legno attualmente esistenti al mondo, verrà trasformato in un centro per il dialogo e la pace.