Tokyo, scende la produzione industriale, per il 5° mese di fila
A ottobre -1,8% per la produzione industriale, conseguenza della diminuzione delle esportazioni e del consumo interno. Peggiora pure la disoccupazione. Esperti prevedono che l’andamento negativo prosegua, il governo non appare avere misure immediate per rilanciare l’economia.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il prodotto delle industrie giapponesi è sceso a ottobre allo stesso livello del febbraio 2009, quando il Paese ancora non si era ripreso dalla crisi globale. Le minori esportazioni e la rapida diminuzione degli effetti dei finanziamenti pubblici rischiano di perdurare nei prossimi mesi e rendono incerto l’annunciato recupero dell’economia.

In ottobre la produzione industriale è scesa dell’1,8%, secondo dati ufficiali rivelati ieri dal governo. Le previsioni erano persino peggiori, si tratta comunque del 5° mese consecutivo di declino.

Il ministro dell’Economia ha indicato previsioni di una ripresa della produzione intorno all’1,4% a novembre e all’1,5% a dicembre. Ma questi dati sono criticati da analisti, che non vedono segni chiari di una ripresa né delle esportazioni, né del consumo interno. A metà novembre gli ordini dall’estero hanno mostrato la peggior diminuzione del 2010. Inoltre l’aumento della disoccupazione e la diminuzione dei consumi interni fanno prevedere un ritorno dell’economia ai dati dell’inizio 2009.

L’opinione diffusa prevede, piuttosto, un’ulteriore contrazione dell’economica nipponica nell’ultimo trimestre 2010, sempre per la diminuzione delle esportazioni, mentre anche la vendita di autoveicoli ha avuto una stasi dopo l’incremento favorito dai sussidi pubblici per l’acquisto di auto poco inquinanti, terminati a settembre.

Preoccupa anche l’aumento della disoccupazione, salita a ottobre al 5,1% rispetto al 5% di settembre. Sempre a ottobre, la spesa per il consumo interno è scesa dello 0,4% rispetto a ottobre 2009.

Il governo a ottobre aveva annunciato la possibilità di nuovi finanziamenti per stimolare l’economia, sostenuti dall’emissione di titoli pubblici. Ma nelle ultime settimane lo yen ha perso valore e ha fatto rinviare ogni simile iniziativa.