Nave coreana affonda nell’Antartico: 22 vittime fra morti e dispersi
Un peschereccio della Corea del Sud è affondato nel mare molto agitato duemila chilometri a sud della Nuova Zelanda. L’equipaggio era un mosaico di nazionalità: sudcoreani, vietnamiti, indonesiani, cinesi, filippini e un russo. Le ricerche dei dispersi sono state sospese. Il tempo massimo di sopravvivenza in quelle acque gelate è di 10 minuti.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Un peschereccio d’alto mare sudcoreano è affondato nell’oceano Antartico. Nell’incidente sono morti cinque marinai; altri 17 risultano ancora dispersi. Sono stati salvate 20 persone dell’equipaggio, che era composto da 42 elementi. La nave stava navigando a più di 2mila chilometri a sud della Nuova Zelanda. L’equipaggio era composto da otto sud coreani, otto cinesi, 11 indonesiani, 11 vietnamiti, tre filippini e un russo.
 
Il ministero degli Esteri della Corea del Sud ha detto che l’affondamento del peschereccio, il cui nome era
Number One In Sung, è avvenuto alle 19.30 di domenica 12 dicembre. Le operazioni di salvataggio sono state condotte da un altro peschereccio che operava nelle vicinanze; le onde particolarmente alte rendono le operazioni di soccorso difficili.
 
Le autorità marittime della Nuova Zelanda hanno dichiarato di aver abbandonato le operazioni di ricerca dei marinai mancanti, dal momento che è altamente improbabile che abbiano potuto sopravvivere nell’acqua gelida. In quelle acque, il tempo massimo di sopravvivenza per qualcuno che non abbia una muta, o almeno una giacca salvavita, è di 10 minuti. L’allarme è stato comunque diramato a tutte le navi che si trovano in quella zona isolata, dove è stato inviato anche un elicottero. La nave è affondata senza inviare alcun messaggio di soccorso.