Domenica della Caritas: La crisi economica spinge all'avidità senza Dio e senza speranza
di Joseph Yun Li-sun
Il vescovo Ahn, presidente della Commissione episcopale per la Caritas, scrive ai fedeli: “Dovete donare al povero come se foste una madre, e annunciare Cristo al mondo per riscoprire la gioia del divino”.

Seoul (AsiaNews) – A causa della crisi finanziaria “sono sempre più le persone che non riescono a vivere con dignità la propria vita. In questi giorni, a causa dell’avidità e dell’avarizia, non si trova più il giusto tempo per una riflessione interiore sul divino: questa situazione va capovolta, con l’evangelizzazione e la carità fra tutta la popolazione”. È il senso del messaggio firmato ieri da mons. Francesco Saverio Ahn Myeong-ok, presidente della Commissione episcopale della Caritas, in occasione della 27esima Domenica dedicata alla carità.

Il messaggio si intitola: “L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato (Tob. 12, 9), le tue elemosine saranno ricordate davanti a Dio (Atti 10,31)”. Nel messaggio, il presule esprime la propria gratitudine a quei fedeli che “vivono in maniera sincera la loro vita, con fede ferma e speranza certa nella salvezza. Quei fedeli che lavorano per l’evangelizzazione del mondo grazie all’amore divino”.

In questi tempi di crisi finanziaria, “il pericolo è che l’avidità e il desiderio annullino la volontà dell’uomo di cercare Dio tramite una riflessione interiore sul divino. E questo rischia di generare una vita senza speranza, senza Dio nel mondo. Eppure, se le persone conoscessero il Padre, sceglierebbero senza alcun dubbio di vivere con lui. Per questo serve l’evangelizzazione”.

Il buon cristiano, scrive ancora mons. Ahn, “dovrebbe vivere praticando l’amore per i propri vicini, un modo per dimostrare di conoscere e amare Dio. Dobbiamo essere una madre per chi vive in povertà; dobbiamo essere madre al posto della Chiesa, che a sua volta è nostra madre. Dobbiamo dare al povero, come dice il Vangelo, in proporzione a quanto possediamo”.